Una grande adesione si è registrata al dibattito pubblico che si è tenuto ieri pomeriggio presso la mediateca provinciale di Matera e che è stato organizzato dalla Conferenza Regionale delle Donne Democratiche Lucane e dal Pd di Matera.
Un confronto, coordinato dalla presidente dell’assemblea del Pd di Matera, Tina Santochirico, che ha fatto seguito a tutte le manifestazioni di piazza avvenute nella giornata di ieri per riflettere e discutere sulla concezione culturale della donna.
Le donne, oggi più che mai, possono svolgere una fondamentale funzione anche all’interno dei partiti. Per questo, il segretario del Pd di Matera, Simonetta Guarini, nell’aprire i lavori, ha voluto sottolineare il ruolo svolto dalle donne nella costruzione di una società più giusta e nel raggiungimento di una reale emancipazione sociale. ‘C’è bisogno di buona politica, ha concluso il segretario, per affrontare le necessità e i bisogni delle nostre comunità e che esuli, dunque, dalle vergognose vicende che stanno impedendo al Premier di svolgere fino in fondo la sua funzione’.
Giovanna Vizziello, capogruppo Pd alla provincia di Matera, sostiene che c’è stato un abuso della democrazia e che per avere un paese in crescita bisogna stimolare la competizione anche elettorale.
È Federica Porcari, segretario Gd Matera, a parlare di un patto intergenerazionale utile per ridare fiducia ai giovani in un quadro di equità e di pari opportunità.
Il presidente dell’assemblea regionale del Pd, Pasquina Bona, ha invece affermato: “Bisogna partire dalle conquiste maturate da decenni di lotte ed invertire la tendenza culturale per un reale cambiamento. È la società che lo chiede a gran voce, perché siamo di fronte ad una emergenza sociale e politica. Bisogna puntare sempre sul merito per far emergere competenze e saperi.
Rossella Brenna, nel concludere il dibattito, fa riferimento ad un nuovo umanesimo dove fondamentale sia il ruolo della donna. ‘La priorità è politica, ha aggiunto. Questa giornata deve diventare il segnale di una sfida vera di cambiamento che deve essere culturale in tutte le sue forme, con il reciproco riconoscimento tra donne, affinché la leadership delle singole si legittimi dentro una sede collettiva di punti condivisi quale vuol essere la Conferenza Regionale Permanente delle Donne Democratiche Lucane. C’è bisogno di un nuovo umanesimo che rimetta al centro la persona come unità psicosomatica per ricostruire un nuovo patto sociale fatto di gente che lavori per la gente, rimettendo al centro il principio costitutivo della politica, cioè il bene comune. Lo Stato ha un ruolo fondamentale in questo, cioè quello di tutelare i diritti dei cittadini attraverso le sue leggi. Bisogna scuotere la coscienza del popolo italiano narcotizzata dagli esempi divulgati dai media, compreso il concetto che si ha della donna. Nelle conclusioni, la portavoce della CRP donne, dà lettura del documento conclusivo che sintetizza l’attività politica della giornata come proposta da portare a Roma alla costituzione della Conferenza Nazionale Permanente delle Donne Democratiche e che avverrà il 18 e 19 febbraio.
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