Vertice giunta-sindacati: riprende la concertazione. Ieri in Regione incontro tra i segretari di Cgil, Cisl e Uil e il governo lucano per fare il punto della situazione economica e sociale
Riprende il confronto tra giunta regionale e sindacati confederali. Ieri a Potenza si è tenuto un importante vertice tra il governo lucano al completo e una delegazione di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, guidata dai segretari generali Antonio Pepe, Nino Falotico e Carmine Vaccaro. L’incontro era stato chiesto nelle scorse settimane dai sindacati per fare una puntuale ricognizione delle iniziative messe in campo dalla giunta in materia di economia e lavoro. Nel corso del vertice si è parlato, inoltre, di welfare, infrastrutture, trasporti, sanità e forestazione. “Si è trattato di un incontro preliminare”, fanno sapere i sindacati, “finalizzato a stabilire l’agenda delle criticità e delle priorità che dovranno essere affrontare nei prossimi mesi alla luce di una crisi che non molla la presa e che continua a distruggere posti di lavoro”.
Pepe, Falotico e Vaccaro hanno ribadito durante la riunione con il governo lucano “la necessità di dare risposte rapide ai lavoratori espulsi e ai disoccupati attraverso l’approvazione di misure quali l’apprendistato professionalizzante, l’incremento dei fondi per il programma di contrasto alle povertà e gli assegni di cura, il varo di progetti mirati per il reinserimento al lavoro per gli espulsi dai cicli produttivi e, più complessivamente, la definizione di un piano regionale per lo sviluppo e il lavoro che sia in grado di coniugare le misure già messe in campo dal dipartimento attività produttive, come i bandi per la reindustrializzazione dei siti produttivi dismessi, con quelle facenti capo al dipartimento lavoro”. La giunta regionale, riferiscono i sindacati, ha comunicato che i fondi per gli ammortizzatori sociali sono sufficienti fino al mese di giugno e che nei prossimi giorni si accelereranno le procedure per pagare i primi tre mesi a tutti gli aventi diritto.
I vertici di Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato, in particolare, “le criticità registrate sugli ammortizzatori in deroga e sull’apprendistato, nonché la necessità di collegare in maniera più organica e strutturale gli strumenti di politica attiva del lavoro alle misure per il rilancio e il consolidamento competitivo delle attività produttive”. In tal senso, i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato i punti principali del documento unitario sullo sviluppo presentato alla giunta regionale il 21 settembre scorso, in particolare per quanto riguarda le misure per il rilancio dell’economia e dell’occupazione.
Dal vertice arrivano buone notizie per quanto riguarda il programma di contrasto alle povertà. Il presidente della giunta regionale, riferiscono i sindacati, ha confermato un ulteriore stanziamento di circa 5 milioni di euro per il programma Copes, che consentirebbe di raddoppiare la platea dei beneficiari. Nel condividere le preoccupazioni espresse dal governatore De Filippo per il taglio di circa 160 milioni di euro ai trasferimenti regionali, Pepe, Falotico e Vaccaro hanno evidenziato la “necessità di fare fronte alla esiguità delle risorse utilizzando con maggiore efficienza quelle disponibili e ricorrendo alla riprogrammazione delle risorse comunitarie in modo da assicurare le necessarie coperture alle misure più urgenti finalizzate al contenimento degli effetti sociali della crisi e al rilancio dell’economia regionale”.
In conclusione dei lavori il presidente De Filippo, riferiscono sempre i sindacati, ha assunto l’impegno a convocare nelle prossime settimane ulteriori incontri tematici. Tra i primi, quello sul lavoro e gli ammortizzatori sociali. Seguiranno incontri specifici per affrontare la delicata questione delle liste di attesa nella sanità, lo stato di avanzamento del programma Copes, le misure per la non autosufficienza, il tema della forestazione e i provvedimenti in materia di opere pubbliche e mobilità. L’assessore alle Attività produttive Restaino si è impegnato, infine, a convocare un incontro con l’Asi di Potenza sulla gestione dei servizi nelle aree industriali della provincia, che vede interessati oltre 80 lavoratori.
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