Il 24 giugno del 1981, su iniziativa del Partito Radicale “veniva diffuso nelle maggiori capitali dell’occidente un documento contro lo sterminio per fame sottoscritto da decine di premi Nobel”. Quell’importante appello viene richiamato nella mozione approvata dal 39° congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, riunitosi a Chianciano a febbraio 2011.

In essa si afferma che “gli obiettivi del Manifesto-Appello del 1981 animano tutt’ora le effettive e drammatiche urgenze storiche del mondo contemporaneo” e si ribadisce “la drammatica attualità” di quanto affermato dai Nobel che lo firmarono.

Nella lunga e articolata mozione sono individuati obiettivi e priorità per l’azione politica del PRNTT, come per esempio l’urgenza di arrivare alla costituzione di una “Organizzazione mondiale della e delle democrazie”.

Democrazia e diritti umani, per la vita del diritto e il diritto alla vita, confidando e appellandosi “alla ragionevolezza dei massimi responsabili della politica mondiale, affinché prendano atto della incontenibile richiesta di democrazia che emerge ormai ovunque, e della indiscutibile priorità dei diritti umani universali – contro l’antistorica e pericolosa illusione del perpetuarsi, fosse pure in veste democratica, degli Stati e degli ordinamenti nazionali, ormai strutturalmente incapaci di garantire non solo democrazia ma neppure progresso e benessere, secondo quanto profeticamente previsto già nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel Manifesto di Ventotene”.

Nel dire grazie al Presidente della Giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo, per aver scelto di sostenere con l’iscrizione il PRNTT, gioverà forse ricordare il preambolo allo statuto di questo straordinario strumento di iniziativa politica nonviolenta, transnazionale e transpartitica: “Il Partito radicale proclama il diritto e la legge, diritto e legge anche politici del Partito radicale, proclama nel loro rispetto la fonte insuperabile di legittimità delle istituzioni, proclama il dovere alla disobbedienza, alla non-collaborazione, alla obiezione di coscienza, alle supreme forme di lotta nonviolenta per la difesa, con la vita, della vita, del diritto, della legge. Richiama se stesso ed ogni persona che voglia sperare nella vita e nella pace, nella giustizia e nella libertà, allo stretto rispetto, all’attiva difesa di due leggi fondamentali quali: La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo (auspicando che l’intitolazione venga mutata in “Diritti della Persona”) e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo nonché delle Costituzioni degli Stati che rispettino i principi contenuti nelle due carte; al rifiuto dell’obbedienza e del riconoscimento di legittimità, invece, per chiunque le violi, chiunque non le applichi, chiunque le riduca a verbose dichiarazioni meramente ordinatorie, cioè a non-leggi. Dichiara di conferire all’imperativo del “non uccidere” valore di legge storicamente assoluta, senza eccezioni, nemmeno quella della legittima difesa.”

Nel ricordare che il Presidente De Filippo è stato in passato tra i sostenitori della “Montagnard Foundation”, esprimo l’auspicio che questa iscrizione sia foriera di iniziative comuni sul fronte della difesa dei diritti umani.

Dichiarazione di Maurizio Bolognetti

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