“Sarebbe necessario un coinvolgimento maggiore da parte delle istituzioni e delle rappresentanze politiche di questa regione per approfondire e dare la giusta rilevanza al progetto della Grande Lucania.
Come evidenziato sulla stampa dal professore Gaetano Fierro allargare i confini della Basilicata potrebbe servire a garantirne la sopravvivenza in un momento come quello attuale in cui continua lo spopolamento e si prosegue verso l’eliminazione di ciò che costa troppo in proporzione alla sua reale utilità. Da qui il passo potrebbe essere breve per rispolverare quelle teorie forse mai del tutto messe da parte che prevedono lo smembramento del territorio regionale per accorpare aree della Basilicata alle regioni limitrofe. E’ proprio il contrario che, invece, si potrebbe realizzare allargando il territorio lucano. Un’occasione importante per garantire un’adeguata considerazione al progetto può e deve essere la discussione sulla riforma dello statuto regionale”.Commentando le recenti riflessioni sul tema della Grande Lucania l’onorevole Giuseppe Molinari ricorda come “già alla fine degli anni 90 con altri colleghi lucani in parlamento, l’on Gianni Pittella e Antonio Boccia, avevamo iniziato a favorire il percorso verso quello che è tuttora un progetto da valutare attentamente perché se ne verifichi la fattibilità e se ne preveda la convenienza o meno. Avevamo favorito il ritorno al nome Lucania con l’aspirazione di accogliere nel nostro territorio i comuni che avrebbero voluto”.“Partendo dai pietosi dati sulla emorragia demografica che da anni interessa l’intera regione, analizzando le peculiarità delle popolazioni campane che vorrebbero rientrare nel territorio lucano è opportuno –continua Molinari- riprendere seriamente il discorso sul nome e sui confini della regione. L’argomento è da affrontare sia i termini culturali che politici prevedendo forme di accordo di programma con i territori campani sostenitori della Grande Lucania. Sarebbe, certamente, utile avviare consorzi di comuni soprattutto per organizzare servizi migliori nelle aree in cui unirsi fa la forza. La Basilicata, o Lucania, è una regione che non si rassegna al calo della popolazione e che vuole e deve sopravvivere valutando ogni possibilità. Per questo si potrebbe aprire un tavolo di confronto tra le forze politiche della regione affinchè sia approfondita un’idea progettuale ma anche le eventuali modalità di realizzazione della stessa passando dalla fase puramente teorica a quella pratica”.
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