Un tavolo nazionale per chiarire il futuro della Sata di Melfi e delle fabbriche dell’indotto: è questa la richiesta dei sindacati e dei lavoratori di Melfi che si chiedono se dietro la messa in liquidazione della Lasme non ci sia una strategia della Fiat tesa a delocalizzare le fabbriche dell’indotto per evitare eventuali blocchi di produzione
Dietro la messa in liquidazione della Lasme c’è forse una strategia della Fiat che mira a delocalizzare le fabbriche dell’indotto, per impedire che un anello possa bloccare la produzione della Sata, come accaduto in passato? Se lo chiedono lavoratori e sindacati.
Int. Nino Falotico
Segretario generale della Cisl Basilicata
“Noi abbiamo timore …tavolo nazionale”
Nelle fabbriche dell’indotto lavorano circa 4000 persone, che perderebbero il lavoro se fosse davvero questa la strategia dell’Azienda torinese, strategia che sarebbe in contraddizione con le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Marchionne relative alla centralità dello stabilimento di Melfi.
Int. Giuseppe Cillis
Segretario regionale FIOM CGIL
“ siamo in presenza di una grande azienda …chiediamo rispetto impegni”
I sindacati chiedono dunque alla Fiat di chiarire la sua posizione in un tavolo nazionale perché
Int. Nino Falotico
Segretario generale della Cisl Basilicata
“Vediamo che c’è una contraddizione tra …ma non ha neanche smentito una strategia di questo tipo”.
giovanna colangelo
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