Una terra profondamente segnata da contrasti etnici e politici. Scontri che, secondo quanto si apprende fuori dai confini israelopalestinesi paiono anche religiosi, aspetto quest’ultimo smentito nel corso dell’incontro che due ragazzi cristiani palestinesi hanno avuto con il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero in una delle sale del teatro Stabile. Nel rimarcare orgogliosamente la loro origine araba, Maghnam Ghneim, responsabile del movimento giovanile cattolico della Terra Santa accompagnato dalla giovane Kholoud Hilaneh, a sua volta componente del movimento e originaria di una cittadina nei pressi di Ramallah, hanno evidenziato come la “comunità cristiana, pur immersa in una realtà nella quale l’Ebraismo e l’Islam sono di gran lunga le religioni più professate, si muove e opera in una situazione sostanzialmente tranquilla”. Un incontro tutt’altro che formale quello che il Sindaco del capoluogo di regione ha avuto con i due giovani che, attraverso la voce di Ghneim, universitario iscritto all’ateneo di Messina, che parla correntemente quattro lingue, hanno provato a spiegare come gli arabi in generale e i palestinesi più in particolare conducano la complicata ‘coabitazione’ con il popolo israeliano. Santarsiero, mostrandosi particolarmente interessato, ha chiesto agli ospiti notizie sull’attuale situazione e sui possibili scenari che si prospettano per i Paesi che compongono lo scacchiere mediorientale “essendo coinvolti in prima persona sia come residenti di quei territori sia come giovani che quello stesso futuro saranno chiamati a vivere”. La risposta di Ghneim, che vive e opera in una parrocchia della Cisgiornadania ed è referente di una comunità di circa 4.000 persone, nel sottolineare le difficoltà “di una vita fatta di attraversamenti di check point, di embarghi, di assassinii” ha evidenziato proprio quest’ultimo aspetto, “con uno scontro che vede vittime e carnefici da entrambe le parti”. Il Sindaco nel sottolineare i comuni valori cristiani che legano molti dei popoli i cui territori si affacciano sul Mediterraneo, così come l’attaccamento alle proprie origini, ha ripercorso brevemente la storia di Potenza, con particolare riferimento agli ultimi due secoli, “una storia che ha visto i potentini stringersi attorno alla Chiesa e da essa trarre la linfa e il coraggio per riappropriarsi della propria identità e raggiungere la tanto agognata libertà”. Ghneim e Hilaneh sono ospiti della diocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo nell’ambito di un progetto della Conferenza episcopale italiana: ‘Agorà dei giovani del Mediterraneo’ che coinvolge 24 nazioni dell’area mediterranea e 9 asiatiche. La finalità è quella di promuovere l’inculturazione della fede e l’evangelizzazione delle culture all’interno di un percorso che abbia nella pastorale giovanile e nei giovani il principale punto di riferimento.
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