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Dall’analisi dei dati relativi all’attività del primo semestre 2006, emerge una crescita costante del numero di prestazioni. Sono state effettuate 795 visite, 116 interventi in ambu-latorio, 11 bendaggi di ulcere agli arti inferiori. I ricoveri ordinari sono stati 151 (rispetto ai 120 del 2005,

Compie un anno l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell’ospedale Madonna delle Grazie. Inaugurata il 1° settembre 2005, sita al piano 1, corpo A, è diretta dal dr. Michele De Robertis, che svolgeva attività di consulenza per il nosocomio materano già dal 1992. Il primario è affiancato da un medico strutturato, il dr. Luigi Losco, da uno specializzando e da uno specialista volontario. Le attività vengono svolte quotidianamente da due team: uno opera in day surgery, per interventi leggeri come la rimozione di neoformazioni; l’altro, con ricoveri ordinari, usa la sala operatoria per interventi più importanti, che necessitano di anestesia generale. Dall’analisi dei dati relativi all’attività del primo semestre 2006, emerge una crescita costante del numero di prestazioni. Sono state effettuate 795 visite, 116 interventi in ambu-latorio, 11 bendaggi di ulcere agli arti inferiori. I ricoveri ordinari sono stati 151 (rispetto ai 120 del 2005, comprensivi di quelli effettuati in regime di consulenza, prima dell’istitu-zione del reparto). I ricoveri in day surgery sono stati invece 465 (671 per tutto il 2005). La tipologia di interventi è molto varia, ma i più diffusi, nel periodo gennaio-giugno 2006, sono stati quelli per tumori cutanei (367), di ricostruzione mammaria per tumore (11), di correzione di alterazioni della mammella (17), di rinoplastica per esiti traumatici (20). Diverse anche le prestazioni per il trattamento di ustioni e dei traumi degli arti superiori in seguito ad incidenti sul lavoro (ad esempio lacerazioni di cute, perdite di sostanze, lesioni tendinee). Da alcuni mesi, nel reparto si eseguono anche interventi di chirurgia ricostruttiva maxillo-facciale, in seguito ad incidenti. “Con la mia squadra – afferma il dr. De Robertis – contribuiamo a perseguire un importante obiettivo dell’Azienda: ridurre la mobilità passiva incrementando quella attiva. C’è infatti una discreta presenza di pazienti di altre Asl, sia lucane che di regioni limitrofe, e di ciò sono soddisfatto. Ma mi preme sottolineare che in questo reparto non facciamo interventi di chirurgia estetica pura, che si esegue solo in regime libero professionali, intra moenia, e non è a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Ci occupiamo invece di tutto ciò che è chirurgia riparativa, ricostruttiva, utile a ridare un senso di “normalità” al paziente”.  

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