Il Corecom della Basilicata avvierà nei prossimi giorni “un intervento volto a vigilare con rigore e severità sulle trasmissioni sportive delle radio e delle televisioni locali. Le emittenti che offriranno spazio e opportunità di raccordo e di fermento alle tifoserie violente o che daranno voce a commenti che possano istigare all'aggressività e a comportamenti antisociali saranno sanzionate e punite severamente”. Lo rende noto la presidente dell’organismo regionale, Loredana Albano, per la quale “le recenti vicende di cronaca impongono misure urgenti e necessarie anche da parte del Corecom della Basilicata per contribuire a contrastare il fenomeno della violenza negli stadi. Invitiamo quindi il sistema radiotelevisivo lucano a rispettare, nei propri programmi, i criteri di correttezza del linguaggio e del comportamento e ad evitare scrupolosamente rappresentazioni di violenza fisica e verbale. L’iniziativa del Corecom è stata sollecitata dal presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), Corrado Calabrò, che con una nota inviata nei giorni scorsi, ha invitato i presidenti dei Corecom, in quanto organi funzionali dell’Agcom sul territorio, ad attuare interventi volti a vigilare su quelle radio e televisioni locali che danno spazio e opportunità di raccordo alle tifoserie più accese. “Tra i principi generali del sistema radiotelevisivo a garanzia degli utenti – spiega Albano – (art. 4, comma1, lett. b) del Testo unico della radiotelevisione, rientra il divieto di trasmissioni che contengano incitamenti all'odio comunque motivato e che possano nuocere allo sviluppo fisico psichico o morale dei minori. Spetta all'Autorità e quindi ai Corecom, nell'ambito delle proprie competenze in materia di rispetto dei diritti fondamentali della persona nella programmazione radiotelevisiva, assumere provvedimenti anche sanzionatori (a norma degli articoli 34, 35 e 51, comma 1, lettera i del Testo unico della radiotelevisione)”. Nello specifico, l’art. 34, comma 4, prevede che “misure devono essere osservate nelle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi, in particolare calcistici, anche al fine di contribuire alla diffusione tra i giovani dei valori di una competizione sportiva leale e rispettosa dell’avversario, per prevenire fenomeni di violenza legati allo svolgimento di manifestazioni sportive”. “Il calcio – conclude la presidente del Corecom – deve tornare ad essere un'occasione di svago per i ragazzi e per le famiglie e deve tornare a farsi portatore dei sani valori sportivi. Un impegno in questa direzione è un dovere per tutto il sistema delle comunicazioni. In accoglimento dunque di quanto espressamente dichiarato dal presidente Calabrò, il Corecom della Basilicata sarà severo nei suoi controlli ma allo stesso tempo sono certa di una piena collaborazione in tal senso da parte degli operatori del settore e del mondo giornalistico e dell'informazione. Il sistema radiotelevisivo della Basilicata sarà sicuramente un esempio di correttezza ed un modello da seguire”.
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