la "VISPA TERESA", l’operazione dei Carabinieri è stata così denominata perchè Teresa è il nome della donna, assolda malviventi per intimorire vittime compagno .

I carabinieri l’hanno denominata "Vispa Teresa": è l’operazione condotta del nucleo investigativo del comando provinciale di Potenza che si è conclusa con un’ordinanza di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, notificata oggi a quattro persone, una coppia di Potenza e due uomini, uno di Cerignola e uno di San Ferdinando di Puglia, in provincia di Foggia. Questi ultimi già noti alla polizia per reati contro l persona e il ptrimonio, sono accusati di aver minacciato  due persone, vittime in pssto di lesioni da parte dell’uomo della coppia potentina, per convincerle ad accettare un risarcimento nettamente inferiore a quello disposto dal Tribunale civile. A questi ultimi, infatti, l’uomo di Potenza, gestore di un bar, avrebbe dovuto versare circa 150mila euro, a titolo di risarcimento danni per averli feriti con un colpo di pistola il 28 aprile 1992. Nel 2008 la compagna del gestore del bar ingaggiò gli uomini pugliesi per intimorire i due danneggiati  al fine di costringerli  ad accettare poche migliaia per rioslvere l questione.Subite le prime intimidazione, i due si sono rivolti ai Carabinieri che li hanno posti sotto protezione. Al termine delle indagini dell’Arma, il pm Anna Franca Ventricelli, ha chiesto al gip l’arresto dei quattro indagati (i due pugliesi, il responsabile del ferimento e la sua fidanzata) ma il gip Rocco Pavese, accogliendo parzialmente la richiesta, ha ordinato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. 

 

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