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“L’appello che viene da ricercatori del Cnr di Potenza per realizzare un coordinamento tecnico sull’attività scientifica di avvistamento satellitare contro gli incendi boschivi va raccolto sia perché è una risposta efficace all’emergenza incendi che da giorni sconvolge le regioni del Sud e sia perché è un ulteriore occasione per potenziare e valorizzare il patrimonio scientifico e tecnologico, le risorse umane di alta specializzazione che appartengono alla nostra regione”.

E’ quanto sostiene l’assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio evidenziando “l’impegno del Dipartimento attraverso misure specifiche, tra le quali l’erogazione di assegni di ricerca di nostri giovani presso gli istituti del Cnr che operano in Basilicata, nell’ambito delle quali il Dipartimento è disponibile a candidare i Centri di Potenza e di Matera a svolgere funzioni e compiti di raccordo nazionale, in continuità con le attività di grande rilievo scientifico dell'Istituto di metodologie per l'analisi ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza e del Centro di Geodesia Spaziale di Matera, che viene riconosciuta dall’intera comunità scientifica internazionale, diventando sede di una struttura operativa di controllo, mi sembra pertanto un obiettivo da perseguire. La Regione, inoltre, dispone di una rete (Sma) relativa al Servizio regionale di controllo, monitoraggio, manutenzione, conservazione del patrimonio boschivo lucano e di salvaguardia territoriale, che dopo il superamento della convenzione con la Sma, ha necessità di un raccordo di gestione. E’ evidente che non basta la volontà della Regione Basilicata ma è essenziale – continua l’assessore – acquisire il sostegno delle altre Regioni e dei Ministeri interessati, quello dell’Università e della Ricerca Scientifica, quello delle Risorse Agricole e il Dipartimento Nazionale Protezione Civile. Credo ci siano le condizioni per perseguire questo obiettivo che oltre ad affrontare in termini moderni la questione degli incendi boschivi, come quella delle calamità naturali grazie alla rete di teleavvistamento satellitare costante, può rappresentare per giovani laureati lucani una grande opportunità di lavoro che evidentemente gli assegni di ricerca che eroghiamo sono in grado solo parzialmente di assicurare”.

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