Il pronunciamento della corte fa giustizia di quanto sostenuto dalla nostra organizzazione sui principi di democrazia e libertà delle lavoratrici e dei lavoratori di esercitare legittimamente i propri diritti.
Oggi inizia un nuovo corso per le relazioni sindacali negli stabilimenti Fiat e non solo, con le lavoratrici ed i lavoratori che non devono avere più paura di coniugare i diritti con il lavoro.
Nei prossimi giorni partiranno la serie dei ricorsi ex art. 28 in tutti gli stabilimenti Fiat, per il riconoscimento del diritto dei lavoratori ad eleggere le RSU e a potersi iscrivere liberamente al sindacato.
Alla luce dei fatti di oggi lo sciopero del 9 marzo a Roma assume una valenza particolare per il ripristino delle condizioni di democrazia, per ribadire il ruolo centrale del contratto nazionale di lavoro, per la tutela e l’estensione dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori contro i licenziamenti ingiusti ed illeggittimi.
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