LETTERA APERTA Al Presidente Giunta Regionale di Basilicata Vito De Filippo DA Antonio Pepe
Sig. Presidente, la situazione di grave precarietà in cui versano migliaia di lavoratori lucani dipendenti della pubblica amministrazione non è più tollerabile. Nonostante il problema è da Lei e dall’insieme della Giunta conosciuto non si è avviata nessuna discussione di merito all’interno del Governo regionale né un confronto con le OO.SS. . A distanza di quasi un anno dall’entrata in vigore della legge finanziaria 2007, che pure ha fornito alcuni strumenti per la stabilizzazione dei tanti lavoratori e lavoratrici che da anni prestano la loro opera negli enti regionali (in tutti i settori), amministrazioni comunali, amministrazioni provinciali e comunità montane, nulla si è fatto per affrontare in maniera organica un problema che rischia di trascinarsi ancora per molto tempo con le conseguenze sociali assai pesanti per la condizione delle persone che saranno condannate ad essere precari a vita, con salari da fame e senza diritti riconosciuti. Nonostante tale situazione, si continua ad alimentare il ricorso a convenzioni o assunzioni con contratti precari senza prima aver utilizzato proficuamente i dipendenti già in servizio e senza avviare in maniera trasparente il confronto con il Sindacato. Oltre al fatto che i bandi di selezione non rispondono a criteri oggettivi e si prestano ad una discrezionalità “clientelare” che non tiene in nessun conto delle competenze e delle capacità dei molti giovani impedendone l’accesso alla partecipazione delle selezioni. Pertanto, come già più volte sollecitato verbalmente in occasioni diverse unitamente ai segretari di CISL e UIL, La invitiamo a convocare con ogni urgenza un apposito incontro, a cui sarebbe utile la presenza dell’ANCI e dell’UPI, per affrontare organicamente le problematiche inerenti la stabilizzazione lavorativa, concordando strumenti e percorsi certi all’interno di un quadro di riferimento che è rappresentato dal protocollo nazionale sulla pubblica amministrazione. Non sfugge che la risoluzione di tale problematica può aiutare in maniera determinante anche il processo di riforma della pubblica amministrazione che deve rispondere in maniera chiara ed inequivocabile in termini di innovazione e qualità dei servizi offerti a tutti i cittadini e allo sviluppo dell’intera società lucana. Certi di un sollecito riscontro inviamo cordiali saluti.
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