per i sindacati serve una messa a punto Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil chiedono un incontro all'assessore Santochirico per una ricognizione sul piano triennale di forestazione.
Per le tre sigle di categoria resta ancora da risolvere il nodo delle 151 giornate Potenza, 14 settembre 2007 – Una ricognizione completa del piano triennale di forestazione. A chiederla sono le segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil che in una lettera indirizzata all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, sollecitano un incontro per fare il punto sulle principali novità che in queste settimane interessano la forestazione lucana. Per i segretari di categoria Di Bari e Mongiello (Flai), Lapadula e Cavallo (Fai) e Nardiello e Barbalinardo (Uila) "dallo sblocco del turn over al bando per l'assunzione dei laureati, il comparto forestale vive una fase di positivo fermento che in prospettiva può rafforzarne ulteriormente il profilo di settore moderno e produttivo sempre più orientato verso una logica di filiera verde al servizio del territorio e dello sviluppo regionale". Ma non mancano le asperità sul percorso tracciato con il piano triennale di forestazione. "Resta ancora irrisolto – sostengono i leader di Flai, Fai e Uila – il nodo delle 151 giornate contributive. Si tratta del tassello mancante per completare il nuovo mosaico della forestazione così come è venuto configurandosi grazie al lavoro convergente tra il governo regionale e i sindacati di categoria. Le 151 giornate sono la condizione necessaria per dare stabilità ai lavoratori e una solida prospettiva a tutto il comparto. Prolungare la stagione forestale consentirà infatti di programmare in maniera più razionale e soprattutto capillare le attività di manutenzione del nostro immenso patrimonio boschivo". I dirigenti di Flai, Fai e Uila solleciteranno inoltre l'assessore Santochirico a comprimere ulteriormente i ritardi che continuano a registrarsi in molte comunità montane sia nella cantierizzazione dei lavori che nella corresponsione dei salari. "Serve una messa a punto della macchina burocratica – concludono – per risolvere definitivamente le vischiosità che ancora ostacolano il pieno sviluppo produttivo della filiera forestale".
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