Nino Falotico è stato riconfermato all’unanimità segretario generale della Cisl Basilicata. Confermata anche la segreteria regionale (Enrico Gambardella, Enzo Zuardi, Giuseppe Amatulli, Giuseppe Camardo) che si arricchisce di una presenza rosa con la new entry Giuseppina D’Alessandro.

È una Cisl più forte, più rosa, più giovane, più multiculturale quella che esce dal decimo congresso regionale. Più forte grazie alla crescita registrata nelle adesioni (con una crescita di quasi 1.500 iscritti nel solo 2008), più rosa con la presenza del 40 per cento di donne nel nuovo consiglio generale, più giovane grazie al protagonismo dell’Alai e della nuova associazione giovanile, più multiculturale con il rinnovato impegno dell’Anolf sul fronte della integrazione dei migranti. I circa 250 delegati hanno scelto la linea della continuità, una scelta che premia il lavoro svolto dal gruppo dirigente cislino in una fase storica difficile per la società lucana.
Ricco di spunti il dibattito che ha animato la seconda mattinata congressuale, che ha visto, tra gli altri, l’intervento
dell’arcivescovo di Acerenza, Giovanni Ricchiuti, responsabile regionale Cei della pastorale per il lavoro. “Sono qui per ascoltare –
ha detto monsignor Ricchiuti – perché in questa difficile fase storica il primo dovere della chiesa è ascoltare le persone”. Solo un po’ di stanchezza vela la visibile soddisfazione di Nino Falotico. “Il dibattito congressuale – commenta il leader della Cisl lucana – ha evidenziato la vitalità e la compattezza di un sindacato che è pronto a giocare le difficili sfide che attendono le forze sociali in un
contesto reso accidentato dalla crisi internazionale e dagli effetti che sta determinando sulle famiglie e sui lavoratori”.
Falotico, dopo aver incassato la solidarietà unanime dei delegati, riserva solo una battuta alle parole del segretario della Cgil. “Dico
solo che quando non si hanno argomenti solidi, è facile cedere alla tentazione di denigrare le persone. È buona regola non fuggire dal confronto sulle questioni concrete – continua Falotico – evitando di apostrofare sul piano personale i dirigenti di altre organizzazioni sindacali. La Cisl è e sarà impegnata per ricucire l’unità sindacale, perché se siamo uniti, pur nel rispetto del fisiologico pluralismo culturale, sarà più forte il sindacato e saranno più forti i lavoratori. Noi siamo pronti a fare due passi avanti, mi auguro che la Cgil voglia fare lo stesso”. La Cisl guarda oltre, guarda ai bisogni dei lavoratori pubblici e
privati, ai pensionati, ai giovani precari, ai disoccupati, ma tenendo sempre ferma la barra sui valori che hanno intessuto la storia della Cisl, da Pastore a Bonanni: solidarietà, partecipazione, autonomia. Nel corso del suo intervento conclusivo Falotico ha ribadito i punti salienti della piattaforma della Cisl e rilanciato la proposta di un patto di fine legislatura. “È in questa fase di crisi che dobbiamo lavorare insieme, sindacato, imprese, governi, perché solo con una vera concertazione saremo in grado di aiutare la Basilicata a
riprendere il cammino interrotto dello sviluppo”.

 

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