9 milioni di euro fermi al palo per la non autosufficienza
Il segretario della Fnp Cisl Pardi denuncia forti ritardi e critica la politica degli annunci della Regione. “Si aspetta la campagna elettorale per passare dalle parole ai fatti?”

  Non autosufficienza. Una condizione che interessa almeno 24 mila lucani, soprattutto anziani soli e portatori di handicap. I soldi per loro ci sono da almeno un paio di anni e sono tanti (9 milioni di euro), ma la Regione non li spende. Questa l’accusa del segretario generale della Fnp Cisl Basilicata, Vincenzo Pardi, che parla di “immobilismo imbarazzante” e sospetta che “il ritardo nasconda in verità la volontà di infilare la questione tra gli argomenti di novità da giocarsi in campagna elettorale per le prossime regionali”.

“Il welfare in direzione dei più deboli necessita di risposte vere, concrete e immediate, non più di proclami. Sulla stampa locale di qualche giorno fa, invece, l’assessore regionale alla Sanità Potenza parlava di un presunto ‘varo’ del piano sulla non autosufficienza, con un budget di 9 milioni di euro, elencato con orgoglio come una delle tante misure poste dal Governo regionale a sostegno degli indigenti. A Potenza vorrei ricordare che, a seguito di un’azione pungente della Fnp Cisl di Basilicata, fin dallo scorso mese di gennaio è stato concordato un piano di azione con i sindacati di categoria attraverso un pre-accordo, fino ad oggi rimasto sulla carta. Questi sette mesi di ‘fermo’, accompagnati dagli anni precedenti di immobilismo, sono macigni sempre più opprimenti sulle spalle delle tante famiglie lucane che ogni giorno sopportano il peso organizzativo ed economico dell’assistenza ad un familiare non autosufficiente, per giunta in un periodo di forte crisi economica che mina ancor di più i bilanci familiari”.

Fatti, insomma, non più parole da parte della Regione, già in gravissimo ritardo dopo che la costituzione del fondo regionale e l’arrivo di risorse regionali e nazionali avevano fatto sperare in un auspicato cambio di passo sul tema del welfare: “È il momento di far capire ai lucani quanto peso specifico abbia la questione del sostegno alle fasce più deboli della popolazione”, sottolinea Pardi, evidenziando che “il tasso di invecchiamento impone di rispondere all’emergenza e al contempo di pianificare le azioni a medio e lungo periodo. Se cresce la domanda di assistenza bisogna dare certezze alle complesse necessità delle persone anziane non autosufficienti e delle loro famiglie, assicurando ogni sforzo e ulteriori risorse per attivare tutti i supporti necessari per garantire il diritto a rimanere nel proprio domicilio. Si agisca nell’immediato, altrimenti le critiche costruttive dei mesi scorsi lasceranno il posto a vibranti proteste, per un autunno che si preannuncia, ancora una volta, molto caldo”.

 

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