“Oggi non è paura che lo stabilimento automobilistico Lucano sia coinvolto da una crisi di produzione ma è divenuta realtà: la situazione della fabbrica di Melfi all’indomani di quello che è successo al tavolo di Mirafiori, sembra ad oggi che non possa interessare il nostro territorio in questa fase ‘stagnante’ dove più il tempo passa più non si riuscirà a portare investimenti in tutte le fabbriche, e n’è compresa anche la SATA”.
Congiuntamente lo sostengono il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici e provinciale della federazione di Potenza, Giuseppe Giordano e Donato Russo, aggiungendo che “da tempo l’UGL ha chiesto di conoscere il progetto produttivo dello stabilimento lucano ma da settimane, le notizie sul piano industriale della Fiat sono piuttosto eloquenti e tutt’altro che positivi per il futuro di Melfi: siamo preoccupati che non sono stati ancora annunciati investimenti per lo stabilimento lucano, contrariamente a quanto Fiat si appresta a fare negli altri stabilimenti del gruppo, per cui temiamo per tutti i lavoratori e non vorremmo che dopo la fabbrica napoletana di Pomigliano D’Arco, e quella siciliana di Termini Imerese, si potrebbe aggiungere quella della SATA di Melfi. Il Presidente della Giunta Regionale,dott. Vito De Filippo, in una situazione di crisi economica dalle conseguenze imprevedibili deve assolutamente intervenire, l’UGL- continuano Giordano e Russo – non vuole ripercussioni negative sui lavoratori in un territorio che a Fiat ha dato tanto,non vuole trovarsi domani con una desertificazione del territorio. Ci troviamo alla vigilia dell’approfondimento sulla discussione ‘sistema ERGO-UAS’ il quale comporta anche per il sito del Vulture – Melfese la valutazione ergonomica del sovraccarico biomeccanico per tutto il corpo valutando il carico statico, il carico dinamico, le applicazioni di forza, le vibrazioni e la movimentazione manuale dei carichi e conseguentemente la valutazione delle condizioni di lavoro in relazione alle operazioni/cicli di lavoro e alle posture degli addetti. L’UGL ribadisce alla Fiat che come sempre, è disponibile a discutere del nuovo modello organizzativo purché sulle attuali due pause da venti minuti non vengano penalizzati i lavoratori e la questione vada inserita nella discussione sul nuovo piano industriale.
Per quanto ci riguarda non è nostra intenzione picchiare l’unica grande realtà industriale in Basilicata , questo momento complesso và gestito – concludono i segretari dell’ UGL , Giordano e Russo – con la gente lucana ch’è pronta ad accettare le sfide del mercato globale ed ha da sempre dimostrato impegno , grande capacità lavorativa , produttiva, per cui tutti questi timori vanno valutati con seria attenzione ,dando risposte certe ai dipendenti onde evitare qualsiasi tipo di reazione dei lavoratori perché ,il disagio economico potrebbe trasformarsi in disagio sociale dell’ intera Regione Basilicata, quindi più difficile da gestire.
L’UGL Basilicata Metalmeccanici non farà mancare quel contributo costruttivo al fine di garantire la stabilità produttiva del sito e salvaguardia di tutti i posti di lavoro in SATA ed indotto”.
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