Una inchiesta del Sole 24 Ore sulla situazione delle infrastrutture in Italia, evidenzia tutte le carenze di un Mezzogiorno che in questo modo farà troppa fatica ad uscire dalla crisi per collocarsi da protagonista nel panorama del bacino del mediterraneo.

La Basilicata, nel contesto meridionale, si colloca negli ultimi posti con Potenza al terz’ultimo e Matera addirittura all’ultimo, perché la ferrovia semplicemente non c’è (unico capoluogo d’Italia in questa condizione).È proprio sulla Base di questi dati che bisognerebbe seriamente riflette sul federalismo che si sta costruendo in sede parlamentare e sulle azioni che vanno messe in campo per promuovere «lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale» in «determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni», così come recita l’art. 119 della nostra Carta Costituzionale.

Il tanto decantato federalismo fiscale, che introdurrebbe autonomia impositiva ai territori, ha bisogno di interventi fondamentali per ripianare la distanza che ancora divide le regioni e le province meridionali da quelle del nord. Come si può pensare di costruire una nuova architettura fiscale partendo dall’assunto “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato”.

 Riteniamo fondamentale aprire un confronto serio con un Governo credibile che deve individuare gli assi di intervento in materia infrastrutturale impiegando ed impegnando tutte le risorse necessarie a garantire il ripristino di una situazione infrastrutturale normale che consenta ai lavoratori ed alle aziende del territorio di potersi collegare in maniera agevole nel territorio e con il resto del Paese.  

Basilicata,  Molise, Calabria e tutte le altre realtà del Mezzogiorno non possono più attendere ed hanno bisogno di accedere immediatamente ai fondi FAS per completare le opere infrastrutturali  di rilievo strategico (per la Basilicata la Saurina, la Tito-Brienza, la Bradanica, il tratto lucano della Salerno Reggio Calabria, la Potenza-Melfi – e ancora l’ammodernamento delle tratte ferroviare ed il collegamento di Matera al corridoio 8). 

Ma nella voce infrastrutture gli esperti del Tagliacarne e del CNEL, che hanno redatto il rapporto, hanno inserito anche altre variabili quali la dotazione di scuole, teatri, biblioteche, reti telematiche che collocano la Basilicata, nell’indice generale stilato, in graduatoria con un punteggio spesso sotto la metà rispetto a Lazio, Lombardia e Liguria.

 Inoltre chiediamo, come abbiamo già fatto in maniera ampia e circostanziata nel documento unitario presentato assieme a CISL e UIL nell’agosto dello scorso anno, il ripristino degli impegni del Governo centrale, per quanto attiene alla realizzazione delle opere interregionali di collegamento della grande viabilità ai corridoi europei, TEN (Trans European Network), rappresentati dalla Palermo-Berlino e dalla Lecce-Vienna, in tal senso fondamentale è la prosecuzione della linea ferroviaria alta velocità-capacità NAPOLI-REGGIO CALABRIA.

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