“La presenza in Basilicata dell’ad Total Italia Normand purtroppo non ha allontanato le nubi minacciose che da troppo tempo si sono fermate sul cielo del sito di Tempa Rossa con il risultato che alcune centinaia di lavoratori, in questa prima fase soprattutto edili, restano in attesa dei risultati della nuova mega gara di appalto per la preparazione del sito di Corleto”.
E’ quanto sostiene in una nota il segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro per il quale “le vicende giudiziarie, cominciate nel 2007, non devono pesare ulteriormente sul programma di attività della Total nel Sauro che ha accumulato già troppi anni di ritardo. E come se già gli intoppi non bastassero la notizia che il Parlamento europeo ha avviato un’inchiesta per possibile violazione della “Direttiva Seveso”, chiedendo alla Commissione europea di indagare sul progetto della terza linea che raffinerà a Taranto il greggio (50 mila barili al giorno) proveniente dalla concessione “Gorgoglione” della Total, non ci fa stare certamente tranquilli. L’annuncio della British Gas di rinunciare al gassificatore di Brindisi, vale a dire a 2000 -2.500 posti di lavoro, per effetto della malaburocrazia – continua Vaccaro – è troppo fresco e vicino al nostro territorio per non chiedere a tutti i soggetti istituzionali coinvolti di adoperarsi con la massima responsabilità per superare ogni ostacolo specie se di natura tecnico-amministrativo e procedurale.
Non va sottovalutato che nel programma Tempa Rossa sono riposte le speranze oltre che dei lavoratori edili disoccupati anche di giovani diplomati e laureati che saranno successivamente impiegati nella fase successiva e più specificatamente estrattiva degli idrocarburi. Si impone pertanto la necessità – continua Vaccaro – di tenere un tavolo in Regione o meglio ancora sarebbe più efficace una Conferenza di Servizio chiamando i dirigenti di Total, gli uffici competenti della Regione e dei Comuni del Sauro, quelli del Ministero per lo Sviluppo Economico a fare il punto della situazione.Il sindacato – conclude – è fortemente interessato agli sviluppi della vicenda dello smaltimento dei fanghi della lavorazione dei pozzi perché interessato alla tutela della salute dei lavoratori del comparto, dei cittadini residenti e alla salvaguardia dell’ambiente”.
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