Le sue interviste, specie quelle rivolte ai politici locali (alcune delle quali diventate celebri), gli mancano molto. «…Perché era il microfono e tenere me, e non viceversa», spiega.

Nonostante abbia lasciato il TGR da qualche tempo, Edmondo Soave è tuttavia impegnatissimo su più fronti: è Presidente della FISM (Federazione Scuole Materne Cattoliche), è responsabile della comunicazione per la Diocesi di Potenza, ed è attivo con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), di cui è stato presidente regionale.

Qualche giorno fa, inoltre, c’è stato un importante incontro sul tema “La “Basilicata possibile”, o “La Basilicata del bene comune”: lo ha organizzato la CRAL, Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali. Vi aderiscono una quarantina fra associazioni e movimenti ecclesiali, ed Edmondo Soave è membro della Presidenza.

d: Come giustifica la sua esistenza?

r: E’ la domanda della Vita. Ho studiato Filosofia solo per rispondervi. Dico sempre che divento calvo perché la Provvidenza mi tira per i capelli, e ha cominciato parecchio tempo fa! (sorride). Credo che ci sia un Disegno divino. Non siamo qui per caso.

d: Quando ha capito che nella sua vita avrebbe fatto il giornalista?

r: Quando feci il concorso in Rai. Ma in realtà ci avevo pensato da prima. Avendo studiato a Roma, andai a sentire uno di quegli incontri che Scalfari teneva per presentare al pubblico La Repubblica, e in quell’occasione affermò che avrebbe fatto dei concorsi per giornalisti. E così, col mio bravo -ma abbastanza “normale”- 110 e lode in tasca, mi presentai in redazione e chiesi conto di questi fantomatici concorsi. Brutalmente mi risposero che erano solo tattiche pubblicitarie. Così rinunciai e mi diedi all’insegnamento, finché, nel 1979, un amico –nella piazza di Anzi, il mio paese- mi disse che c’era un concorso in Rai. Io ero scettico, ma questo amico – e qui entra in gioco la Provvidenza- mi portò i documenti in casa, e il resto è storia.

d: A proposito di concorsi, se digito il suo nome su Google appare, primo fra tutti, un titolo di un blog che recita “Al concorso Rai vince anche la figlia dell’ex giornalista Rai, Soave”…

r: …sì, beh, rimasi piuttosto male quando uscì un articolo del genere. Potrei dire tante cose (che mia figlia è brava, e ha preso sempre il massimo dei voti), ma mi limito a dire che si è laureata alla Cattolica e che viene dalla Scuola di Perugia, da dove proviene almeno uno/due terzi dei giornalisti Rai (specie i vertici).

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