IL COMANDO REGIONALE BASILICATA

A Potenza, all’interno della caserma “M.C. Gerardo Forlenza C.V.M.” di
via della Meccanica, il Comandante Regionale Basilicata, Generale di Brigata Gaetano
Scazzeri, è intervenuto per la celebrazione della ricorrenza del 247° Anniversario della
Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
La solenne cerimonia, che anche quest’anno ha avuto luogo in forma ristretta e con il
rispetto delle dovute misure precauzionali imposte dalle norme anticovid, limitando
pertanto la possibilità di aprirla alla cittadinanza, si è svolta alla presenza del Presidente
della Regione Basilicata, Dott. Vito Bardi, del Prefetto di Potenza, S.E. Dott. Annunziato
Vardè, e delle massime autorità Regionali civili e militari, oltre alla partecipazione di una
rappresentanza di tutti i Reparti del Corpo presenti sul territorio della provincia di Potenza,
dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e del Consiglio di Base di Rappresentanza.
Il Comandante Regionale, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e
dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale, ha tenuto una breve
allocuzione sull’impegno operativo svolto dai Finanzieri lucani nella lotta ai fenomeni di
illegalità economico-finanziaria maggiormente lesivi ed insidiosi per la collettività e sui
relativi brillanti risultati di servizio conseguiti nei vari settori d’intervento: evasione, elusione
e frodi fiscali, sprechi di risorse pubbliche, contraffazione, traffici illeciti e altri obiettivi
strategici di interesse per il Corpo.
Un particolare soffermo, il Comandante Regionale ha poi dedicato alle prossime sfide che
dovrà ulteriormente caratterizzare l’azione della Guardia di Finanza, che opererà d’intesa
con la Magistratura ordinaria e contabile per il contrasto delle condotte suscettibili di
arrecare pregiudizio alla corretta destinazione e impiego delle ingentissime risorse
pubbliche necessarie al rilancio del Paese derivanti dal Recovery Fund.
Sarà, inoltre, garantita la piena e assoluta disponibilità e collaborazione con l’Autorità
Giudiziaria penale, compresa la neo istituita Procura europea (EPPO – European Public
Prosecutor’s Office) che, sfrutta lo strumento della cooperazione rafforzata risponderà
alla necessità di tutelare gli interessi finanziari dell’Unità e Eeuropea.
Grazie alle peculiari capacità operative ed investigative delle Fiamme Gialle, volte ad
approfondire i diversi fenomeni dell’illegalità in maniera organica e trasversale, la Guardia
di Finanza – ha sottolineato il Generale Gaetano Scazzeri – si conferma, oggi, quale
presidio di straordinaria efficacia a difesa degli interessi finanziari, erariali e di tutela
dell’economia sana, operando il Corpo a salvaguardia delle libertà economiche sancite
dalla Carta Costituzionale.
L’Ufficiale Generale ha poi ringraziato le Fiamme Gialle lucane per il loro impegno profuso
nella difesa dei principi della giustizia e legalità, manifestando la sua riconoscenza alle
donne e agli uomini della Guardia di Finanza della Basilicata per essere stati ogni giorno
presenti sul territorio per garantire le esigenze di legalità e sicurezza dei cittadini,
tutelando, sotto ogni aspetto, il tessuto produttivo sano della Basilicata.
Ha anche ricordato ai finanzieri, che la loro “missione” è di elevato profilo, morale e
professionale, a tutela degli interessi fondanti della collettività: la Guardia di Finanza è una
“Forza di Polizia a forte vocazione sociale”.
La ricorrenza dell’Anniversario, inoltre, è stata l’occasione per tracciare un bilancio
dell’attività operativa svolta dai dipendenti Reparti del Corpo nell’anno 2020.
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO”

CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA E ORGANIZZATA
Nel corso del 2020 la Guardia di finanza ha eseguito oltre 20.000 mila controlli per
assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 1.913
interventi ispettivi e 690 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile
per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto
economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà
e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul
controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e
valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso
coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è
questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i
più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita
concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.
Nel 2020 sono stati scoperti 13 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro
autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, nei cui confronti è
stata constatata una base imponibile netta ai fini delle II.DD. di oltre 2,6 milioni di
euro, e 45 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sono state eseguite, inoltre, 50 indagini delegate dalla magistratura, che hanno portato
alla denuncia di 36 soggetti per reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture
false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione).

Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è stato pari a
circa 1,2 milioni di euro.
Molteplici interventi sono stati svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera
distributiva parallela delle merci illecitamente introdotte sul territorio regionale, mediante
servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici commerciali,
nonché attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare
l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel redditizio settore.
Complessivamente, sono stati sequestrate 63 tonnellate di prodotti energetici, cui si
aggiungono oltre 6 tonnellate di combustibile consumato in frode.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 29 interventi e verbalizzati
73 soggetti ed è stata constatata l’evasione di un imponibile ai fini dell’Imposta “UNICA” di
circa 20 milioni di euro.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli
illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità
e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione,
pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e
indebite percezioni.
330 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli
appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema
previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 69
deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 53
deleghe svolte con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state
pari a oltre 2.2 milioni di euro, mentre si attestano su circa 4,5 milioni quelle nel settore
della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti
denunciati complessivamente pari a 52.
Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune e della
Politica Comune della Pesca, sono state scoperte, indebite percezioni e/o richieste di
contributi per oltre 2 milioni di euro.
Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul
versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile
danni per circa 25 milioni di euro, a carico di 57 soggetti, nonché eseguiti sequestri per
oltre 700 mila di euro.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno
specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del
“reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il
contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti
delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare
oltre 464 mila euro indebitamente percepiti, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria,
per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 56 soggetti. Tra questi figurano
anche soggetti evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e anche appartenenti ad
associazioni criminali, già condannate in via definitiva e che stavano scontando la pena in
carcere.
I servizi svolti per garantire la tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione,
hanno portato alla denuncia di 25 pubblici dipendenti. In tale ambito, riveste importanza
strategica anche la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui
delega, nel corso del 2020, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica
pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza a contrasto di ogni forma di
infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria negli interessi
finanziari, economici e imprenditoriali legali, è ulteriormente rafforzata per l’esigenza di
salvaguardare il “sistema Paese” nella delicata fase post emergenziale.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli
accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei
confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, il monitoraggio
delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la
c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie
criminali, si propongono quali “facilitatori” della penetrazione criminale nel tessuto socioeconomico.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per
impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché
per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e
continuerà sempre più a basarsi nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria
e attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai
soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.
Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema
economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di
reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di
abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di
soluzioni d’investimento non sicure.
Nel corso del 2020, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa
antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 59 soggetti ed ammonta a
circa 1,2 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e
disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del
Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti
connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta
e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi
derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria,
fallimentare, ecc..
Sono stati eseguiti 571 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della
Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della
documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 9
indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di
13 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 2 sono stati tratti in
arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato di oltre 4,4 milioni di euro,
mentre sono stati effettuati sequestri per circa 400 mila di euro.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state avanzate proposte di
sequestro di beni per un valore pari a circa 800 mila euro, su un totale di patrimoni
risultati distratti di 2,1 milioni di euro.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati
infine denunciati 2 oggetti, 1 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di
valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 230
mila euro.
Tra le attività del Corpo svolte nel 2020 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si
pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di
contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle
merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di
sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 56 interventi e dato esecuzione a 14
deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 8,1 milioni di
prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri,
per un valore di oltre 12,2 milioni di euro.

CONTROLLO DEL TERRITORIO

Nel quadro delle attività di controllo del territorio da parte delle varie forze di polizia, anche
la Guardia di Finanza ha fornito il proprio apporto con l’impiego di 2.920 pattuglie nel
servizio “117” oltre a quelle impegnate in altri servizi programmati, a cui si aggiungono
quelle relative ai “Dispositivi permanenti di contrasto ai traffici illeciti” e i “Dispositivi
operativi per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato””,
impiegate dai Comandanti Provinciali per corrispondere alle attivazioni delle Autorità
Prefettizie.
A seguito dell’emergenza epidemiologia, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze
di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia
eseguendo oltre 20.000 mila controlli, che hanno consentito di sanzionare circa 220
soggetti, di cui 18 denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti 258
interventi, condotti anche attraverso un capillare monitoraggio delle arterie stradali di
collegamento tra i maggiori siti di interesse operativo, che hanno portato al sequestro di
oltre 11,5 chilogrammi di sostanze stupefacenti e alla denuncia alla competente Autorità
Giudiziaria di 23 persone, di cui 3 in stato di arresto, nonché alla segnalazione di 238
assuntori alle competenti Prefetture.

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