La decisione dell’amministrazione di Roccanova di rinunciare al prosieguo dei progetti d’inserimento di persone senza lavoro togliendo loro il minimo di sostentamento è incomprensibile, specie se adottata in una fase così delicata come quella che tutte le nostre comunità stanno attraversando in questo periodo pandemico.
Meraviglia che un’amministrazione rinunci a garantire, con risorse messe a disposizione dalla regione il reddito (minimo di sostentamento ) a sette lavoratori che come previsto sono stati impegnati in attività sociali utili alla comunità di Roccanova. Incomprensibili appaiono le motivazioni: ( scarso impegno). Un’amministrazione che non è in grado di realizzare collaborazione e coinvolgimento mostra debolezza politica ed amministrativa. Dare obbiettivi, costruire percorsi condivisi significa esercitare con democrazia il proprio ruolo a meno che si confonde il governare con l’esercizio autoritario del potere.
Vogliamo pensare che la decisione sia frutto di valutazioni affrettate e derivanti da difficoltà che si hanno in questa fase di tagli e riduzioni di risorse umane ed economiche per i comuni ed auspichiamo un ripensamento.
Per quanto ci riguarda riteniamo necessario che l’amministrazione prosegua i progetti attivando da subito un tavolo di confronto con i sindacati ed i lavoratori interessati definendo insieme obiettivi e criteri organizzativi. Ognuno faccia il suo dovere ; lavoratori ed amministratori per il bene della comunità di Roccanova.

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