Valorizzare il patrimonio artistico-culturale-ambientale della regione; promuovere la consapevolezza della coscienza e dell’identità regionale tra le comunità di lucani all’estero a partire dallo studio e dal perfezionamento della lingua italiana;

attrarre nuovi target turistici; promuovere e sostenere iniziative imprenditoriali puntando sul protagonismo delle comunità dei lucani che vivono in altri continenti: sono gli obiettivi principali delle manifestazioni che si sono svolte, nei giorni scorsi, in occasione del “Grande Evento in Australia” organizzato dalla Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata, coordinato dall’ufficio internazionalizzazione e promozione dell’immagine, in collaborazione con il Dipartimento regionale Formazione-Lavoro-Cultura, la partecipazione della Commissione dei Lucani nel Mondo , del Consiglio Regionale di Basilicata e delle Province di Potenza e di Matera.
All’interno del fitto calendario di incontri e di manifestazioni – tra le quali l’inaugurazione del Monumento degli italiani all’estero, voluto dalla Regione come testimonianza dell’impegno e del lavoro della comunità lucana in Australia, presieduta da Joe DI GIACOMO, – la delegazione della Basilicata ha tenuto due incontri bilaterali con l’Istituto della Cultura Italiana a Sidney e i responsabili dell’Enit in Australia. Oggi, sempre presso l’Istituto di Cultura Italiana in Sidney si è svolta la conferenza conclusiva alla quale hanno partecipato il vice console Maria Lucia Corneli, una settantina tra operatori turistici, associazioni culturali e giornalisti australiani sull’offerta di turismo-culturale in Basilicata, con la presentazione delle esperienze dei Progetti “Culture in Loco”.
La conferenza è stata tenuta dall’assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura, Antonio Autilio e la relazione -comunicazione, in lingua inglese, è stata svolta dalla dott.ssa Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Progettazione Strategica ed Assistenza Tecnica, attraverso la proiezione di immagini e la diffusione di cd per mostrare oltre al patrimonio turistico anche l’”anima” dello stesso.
I lucani nel mondo sono una ricchezza e un soggetto essenziale per lo sviluppo della Basilicata, e possono diventarlo sempre più – ha detto l’assessore Autilio – favorendo gli scambi culturali ed economici fra la nostra regione ed i Paesi in cui risiedono e sostenendo lo sviluppo turistico della nostra terra, attraverso il vero e proprio network mondiale che è formato dalle associazioni dei lucani nel mondo. Di qui il contributo ad elevare la cultura a motore di sviluppo e valorizzare il patrimonio culturale per una crescita economica e civile del sistema-regione. Si tratta, in sintesi, di promuovere la “relazione 3 C – Cultura, Creatività, Competitività” attraverso l’istruzione e la formazione, anche attraverso nuovi strumenti di gestione della partnership pubblico-privato per i servizi culturali e adeguando le risorse finanziarie comunitarie all’importanza strategica del settore culturale. Nel continente più lontano dalla Basilicata sono sicuramente più evidenti i cambiamenti avvenuti nelle comunità dei lucani emigrati nel secolo scorso ed è più forte la volontà di un collegamento “meno episodico” con le istituzioni della regione che in qualche modo accorci le distanze. La prima e più sentita richiesta a cui dare risposta che riguarda i giovani, la cosiddetta terza generazione di nostri corregionali emigrati, è quella di imparare o perfezionare la lingua e conoscere meglio la cultura italiana e segnatamente quella lucana. In altri termini, possiamo affermare che la cultura è ormai un vero e proprio settore economico ed occupazionale verso il quale le risorse del FSE – ha evidenziato l’assessore – possono essere orientate attraverso programmi di ricerca e di sviluppo sperimentale. A dispetto dei vincoli imposti da una situazione non proprio favorevole per i bilanci pubblici, l’economia della cultura vede oggi i suoi spazi ampliarsi, anche a seguito di una sempre maggiore domanda di qualità della vita e di un incremento delle attività legate al tempo libero: due tendenze che negli ultimi anni hanno caratterizzato le società in tutti i paesi avanzati, fra cui anche l’Italia. In questa strategia dunque “Culture in Loco” – ha detto l’assessore – ha acquisito una sua forte caratteristica di sperimentazione di azioni ed interventi facendo diventare le risorse culturali del territorio protagoniste di una nuova fase di promozione e valorizzazione dei beni immateriali che sono fattori di sviluppo dell’economia locale e sicuramente di nuova occupazione.
Negli incontri – ha riferito Autilio – sono emerse concrete proposte di cooperazione con operatori della Basilicata per promuovere l’offerta turistica e la commercializzazione dei prodotti tipici ed alimentari lucani, considerando soprattutto che il turismo degli australiani in Italia è fortemente cresciuto negli ultimi tempi ed è in continua ascesa.

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