Pari opportunità anche nella carriera e nelle valutazioni professionali. La Asl n. 4 di Matera ha presentato al Ministero del Lavoro-Comitato Nazionale Parità Lavoratori Lavoratrici il progetto denominato “La parità nella valutazione individuale permanente e nei percorsi di carriera tramite la formazione professionalizzante e le buone prassi conciliative”, che prevede la attuazione di azioni finalizzate al superamento delle discriminazioni tra uomo e donna nel processo di valutazione individuale e nelle progressioni professionali.

Si tratta di un ulteriore tassello applicativo del Piano di Azioni Positive adottato dalla Asl per il triennio 2008/2010.
L’ipotesi progettuale contempla l’avvio di un complesso e articolato processo di riqualificazione del personale del Comparto in un’ottica di promozione della parità sostanziale tra uomo e donna. E’ previsto,infatti, che la frequenza dei moduli di alta formazione e il successivo accesso al sistema classificatorio premiante avvenga in modo perfettamente egualitario e cioè con una riserva del 50 per cneto dei posti ai dipendenti donne che avranno superato le procedure valutative e selettive.
Il progetto prevede, poi, una approfondita opera di revisione del sistema e della scheda di valutazione individuale del personale, attraverso una preventiva fase di sensibilizzazione dei quadri intermedi aziendali. Nella applicazione del sistema di valutazione è infatti affiorata una sorta di discriminazione involontaria nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che vivono condizioni familiari particolari, ad esempio per la nascita di un figlio o per la doverosa assistenza a persone con handicap. Ciò perché nella valutazione delle prestazioni ha una valenza preponderante la “quantità” piuttosto che la “qualità” del servizio reso, senza meccanismi correttivi per chi è costretto ad assentarsi anche per lunghi periodi per motivi socialmente rilevanti (una gravidanza, una situazione di handicap personale o familiare etc. “L’obiettivo – ha detto Franco Bitondo, responsabile delle applicazioni contrattuali dell’Ufficio Relazioni Sindacali- è quello di superare situazioni penalizzanti nei confronti dei professionisti che vivono una particolare fase di difficile conciliazione fra onere lavorativo e vita privata. Per questo si prevede di adottare nuovi criteri valutativi che non penalizzino questi dipendenti, sia in termini di partecipazione agli incentivi annuali sia nelle future occasioni di crescita economica e professionale”.
Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Relazioni Sindacali e dai referenti del Comitato aziendale per le Pari Opportunità. “Questa ulteriore iniziativa -ha detto il commissario della Asl 4 Domenico Maroscia- come l’adozione del Piano triennale di Azioni Positive e l’avvio del progetto di conciliazione approvato dal Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio è la dimostrazione concreta di come anche un’Azienda pubblica può e deve lavorare nella direzione del benessere del personale favorendo ogni iniziativa utile all’eliminazione delle barriere alla crescita professionale e delle situazioni discriminanti che si frappongono alla parità, effettiva, tra uomo e donna”.
 

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