Carnevale e non solo, viaggio iniziatico nell’Universo della maschera. Per la prima volta a Potenza, in onore delle festività del Carnevale, In Scena La Taranta. Si terrà un seminario spettacolo sui riti, la musica e le danze popolari del Sud Italia legati al periodo carnevalesco. Potenza presso Il Picchio Slow Food Contrada Piani del Mattino. Il 6 febbraio 2009 alle ore 21:00.

Antiche sonorità popolari e arcaiche e suggestive movenze della tradizione si mescoleranno agli ipnotici colori del carnevale lucano. Per gli amanti dell’arte e della cultura in genere, gli appassionati di musica e danza tradizionale che desiderano vivere una serata all’insegna della cultura, del genuino divertimento e della tradizione.
Il mondo degli animali popola i miti delle origini e le leggende dell’uomo, esercitando da sempre un grande fascino; rappresenta il supporto simbolico che permette all’uomo di animare ciò che è intorno a lui e spiegare ciò che non comprende. Le antiche civiltà hanno donato volto animale ai loro dei, ai loro eroi protettori, ai loro nemici; gli animali venivano sacrificati per chiedere doni, favori o scongiurare disgrazie. Se oggi le rappresentazioni zoomorfiche hanno ampiamente perduto il loro antico significato, figure animali continuano comunque ad animare le nostre moderne leggende: cerimonie, processioni religiose, feste di ogni tipo e particolarmente nel periodo carnevalesco.
Tra gli obiettivi dell’evento, infatti, c’è proprio quello di riportare alla memoria un mondo lontano dalla nostra moderna società, il mondo delle origini che ancora popola le nostre aspirazioni soprannaturali e i nostri pensieri più fantastici mettendo in evidenza, attraverso le maschere appunto, il bisogno primario dell’uomo di comunicare con il mondo soprannaturale.
L’Associazione Culturale IATRIDA (danze iatriche) di Potenza, il cui simbolo è proprio la maschera è attiva da anni nella ricerca, lo studio e la tutela del patrimonio culturale-tradizionale della Basilicata e del Sud Italia, porterà in scena un suggestivo spettacolo di danza popolare che metterà in evidenza varie tipologie di identificazioni zoomorfe e totem rituali cari al periodo carnevalesco e non. Protagonista indiscussa la primitiva assimilazione zoomorfa La Taranta Residuo di processi antichi di DEIFICAZIONI ZOOMORFE, come bisogno di enfatizzare ed esorcizzare nemici naturali. Anticamente tutti i ragni erano creduti velenosi pensando che lo stesso veleno sarebbe servito per guarire. Si usava ballare il veleno – imitare i movimenti del ragno. La tarantella diviene la danza del piccolo ragno inserendosi tra i balli di animali delle civilta’ totemiche (delirio zoantropico nel Totemismo Pastorale dell’uomo arcaico). Tra le credenze più diffuse delle società totemiche era l’animale simbolo di dualità, in effetti, in natura è creatore e distruttore insieme. per la vita della progenie il ragno epeira uccide il maschio (sacrificio) e per la leggenda si prende in considerazione il mito di Arakne (che mostrava nelle sue tele le avventure scabrose degli dei) che dovette espiare, avendo peccato, il suo delitto per mezzo della stessa azione con la quale aveva peccato.celebrazione autentica del percorso circolare della rigenerazione, il ciclo stesso della vita che si identifica con la dea taran la taran-t-ella come iatromusica, trasporta in un altro mondo e opera, attraverso la catarsi, una rinascita.
Rituali pagani, danze dionisiache, maschere carnascialesche, magici suoni di tamburi e campanacci, teatro danza, per un evento artistico e culturale indimenticabile.

Per info e prenotazioni: 0971-63354 o 3475347507 – www.iatrida.it
 

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