Cosa cambierà per i liberi professionisti FISCO – GOVERNO – ANNO 2019 e dunque “Regime Forfettario a 65.000 euro…….
Rubini: “Regime Forfettario a 65.000 euro vera boccata di ossigeno consistente diminuzione di imposte e costi di tipo amministrativo. Esclusione anche dalla Fatturazione Elettronica. In generale, i costi per la tenuta della contabilità si riducono fino ad un terzo rispetto alle Partite Iva Ordinarie. Inoltre non è escluso che il Governo elimini i limiti riguardanti sia l’acquisto di beni strumentali che l’assunzione di personale ed innalzi la percentuale di forfetizzazione dei costi, modifiche che renderebbero sicuramente il Regime Forfettario molto più appetibile ed interessante per una vasta platea di Partite Iva individuali”
“Cosa cambierebbe dal 1 Gennaio 2019 anche per chi esercita una professione come quella di Guida Ambientale Escursionistica e comunque cosa cambierà anche per i liberi professionisti? Novità per le Partite Iva in Regime Forfettario. La cosiddetta Mini Flat Tax è la scelta fatta dal Governo per iniziare una manovra ben più ampia che dovrebbe riguardare nei prossimi due anni la revisione verso il basso delle aliquote IRPEF.
Intanto si comincia con un’importante modifica al Regime Forfettario, un particolare Regime Iva che ad oggi viene utilizzato da Imprese individuali e Professionisti che iniziano la propria attività, e che possono proseguirla fino ad un tetto massimo di fatturato annuo che varia dai 25.000 ai 50.000 euro, in funzione della tipologia di attività esercitata”. Lo ha affermato Laura Rubini, commercialista e Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche.
“AIGAE presta sempre particolari attenzione a tutte le norme riguardanti il fisco ed aggiorna costantemente i propri iscritti. Per un Professionista, come ad esempio una Guida GAE, oggi il tetto massimo di fatturato ammonta ad euro 30.000. Superato questo tetto si deve obbligatoriamente transitare nel Regime Iva Ordinario, con un aggravio generalizzato di costi e soprattutto di imposte così importante da scoraggiare chiunque a far crescere la propria attività. Considerando inoltre che il Regime Forfettario oggi prevede limiti agli investimenti in beni strumentali e rende pressoché impossibile l’assunzione di personale, è rimasto necessariamente un Regime marginale, in quanto applicabile da un numero di contribuenti molto esiguo.
La modifica che il Governo intenderebbe apportare al Regime Forfettario consiste nell’innalzamento del tetto fatturabile a 65.000 euro – ha proseguito Rubini – che rappresenterebbe una vera boccata di ossigeno per tutte le attività svolte da professionisti e piccoli imprenditori che non riescono a “crescere” con il tetto a 30.000.
Senza contare che l’innalzamento del tetto potrebbe consentire a molte Partite Iva individuali, che oggi fatturano importi compresi tra i 30.000 e i 65.000 euro ed applicano il Regime Iva Ordinario, di optare fin dal 2019 per il Regime Forfettario, con una probabile consistente diminuzione di imposte e costi di tipo amministrativo. Va ricordato a questo proposito che il Regime Forfettario è escluso dalla Fatturazione Elettronica, che entrerà in funzione per tutte le altre Partite Iva dal primo gennaio 2019. Inoltre, in generale, i costi per la tenuta della contabilità si riducono fino ad un terzo rispetto alle Partite Iva Ordinarie.
Le indiscrezioni sul D.D.L. Finanziaria citano anche la possibilità di eliminazione dei limiti riguardanti sia l’acquisto di beni strumentali che l’assunzione di personale, oltre all’innalzamento della percentuale di forfetizzazione dei costi, modifiche che renderebbero sicuramente il Regime Forfettario molto più appetibile ed interessante per una vasta platea di Partite Iva individuali”.
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