Il cortometraggio “8 Giugno 76” del regista lucano Gianni Saponara, opera finanziata da un bando della Lucana Film Commission,
con il Best Crime Film all’Eurovision Palermo Film Festival ottiene l’ennesimo riconoscimento di un percorso costellato di innumerevoli allori.
Dal suo esordio, il corto, che racconta l’omicidio del giudice Coco da parte delle Brigate Rosse vista dal contrappunto della famiglia di un uomo della scorta originario di Salandra in Basilicata, l’agente Giovanni Saponara, ucciso nella strage di Santa Brigida a Genova nella data che dà il titolo al cortometraggio, partecipando a trenta manifestazioni di cui 25 competitive ha ottenuto ben 19 riconoscimenti.
Dalla segnalazione ai Nastri D’Argento per l’Impegno civile al Premio Rai Channel si declinano inoltre 4 premi come miglior film, due menzioni speciali e un premio speciale assegnato dal pubblico al prestigioso “Afrodite shorts”.
Grande valore professionale ha aggiunto all’opera la protagonista Donatella Finocchiaro, vincitrice di tre statuette come migliore attrice, ma riconoscimenti anche per le maestranze tecniche del film.
Due premi alla brava scenografa lucana Nunzia Decollanz che ha ricostruito l’Arco di Santa Brigida a Salandra in un perfetto effetto realistico e uno a Gabriella Martino che ha lavorato sui costumi
d’epoca con scrupolo certosino.
Grande soddisfazione per Gianni Saponara che espone in bacheca anche un premio alla regia, uno per la sceneggiatura e il riconoscimento di miglior produzione lucana 2018 assegnato dai Sassi d’Oro. In effetti per la Skgm, nata con il Bando alla crisi per la realizzazione di “Cenere”, il 2018 è un anno da ricordare.
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