Abbiamo apprezzato la lettera aperta del comitato per il parco della città indirizzata al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata.    

E’ con estremo rammarico dover constatare da parte mia, la necessità di intervenire di nuovo in merito alla questione attinente il progetto del parco della città teso a recuperare e restituire alla comunità potentina, ma anche all’intero hinterland, l’area dell’ ex cip zoo di Potenza. Abbiamo apprezzato la lettera aperta del comitato per il parco della città indirizzata al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata. Come già fatto in occasione di una conferenza stampa congiunta con il consigliere Aurelio Pace e una delegazione del comitato parco della città, a cui erano presenti Pierfrancesco Barba e Simona Brancati, ritorniamo a sottolineare i ritardi che gravano sull’attuazione dell’iniziativa. Nonostante l’approvazione della legge regionale che consente la cessione dell’area al Comune di Potenza e la mozione approvata in consiglio, che impegna la giunta a favorire la realizzazione del polmone verde, registriamo ancora una fase di standby. Dati alla mano volendo ripercorrere quanto fatto anche in ambito istituzionale, bisogna rammentare che il progetto, fu ideato dallo studio wop, e sostenuto da circa 11 mila firme di cittadini; a cui e seguito l’approvazione nel 2013 della pdl di cessione al Comune di Potenza del terreno dell’area dell’ex cip zoo e sull’approvazione, nel 2014, della mozione sopra citata. Ad oggi purtroppo non si è ancora dato seguito a quella che sembra essere una volontà condivisa in maniera trasversale da cittadini e rappresentanti istituzionali.

Bene ha fatto il comitato “Parco per la città” in seguito a numerose iniziative che si sono susseguite, ultima ad esempio, quella denominata “lettere dal Parco” tesa a sottoscrivere ed inviare tante lettere, appunto, al Presidente Pittella, per sollecitare la Giunta Regionale a dare coso alla richiesta di trasformazione e riqualificazione dell’area in oggetto, marcando un profilo rispettoso dell’agenda istituzionale regionale e tenendo conto delle scadenze elettorali che pure hanno giustificato il non aver dato risposte al comitato, ma ancor prima ai cittadini che, come si diceva, in maniera trasversale hanno condiviso questo percorso.

Apprezziamo i toni del comitato quando sottolineano che le sollecitazioni fatte, non rappresentano alcun obbligo da parte delle istituzioni a doversene occupare con estrema celerità, ma è altrettanto vero che lasciar cadere nel dimenticatoio la volontà espressa da oltre 11.000 cittadini del capoluogo è una tattica che non condividiamo e che sortirà solo ed esclusivamente l’effetto di un incremento della sfiducia dei cittadini verso le istituzioni.

Questa vicenda dimostra ancora una volta, come il cambiamento e la rivoluzione culturale e di metodo, tanto decantata dal presidente Pitella in campagna elettorale, non è avvenuta, tant’è che nonostante le pazienti attese, si è proceduto con i vecchi schemi della politica non sentendo, infatti, la necessità di garantire risposte purché motivate, sulla reale volontà di utilizzo di quell’area, che da troppi anni ormai rappresenta un esempio di degrado e di cattiva politica.

La lettera inviata dal comitato al Presidente ha sortito l’esito di una risposta a mezzo stampa, in cui l’ufficio stampa della Regione fa sapere, che, alla luce dei recenti richiami della Corte dei Conti, il Presidente Pittella ha chiesto agli uffici regionali competenti, di recepire delle risposte tecnico amministrative che consentano alla Regione di utilizzare una risorsa immobiliare riveniente dal fallimento dell’ex Esab, che comportò a suo tempo l’esborso di diverse decine di milioni di euro.

Una volta archiviato l’aspetto finanziario della questione, (che per quanto ci riguarda è avvenuto con la approvazione della legge) fa sapere sempre l’ufficio stampa della Regione, tramite la nota inviata, si porrà il tema relativo all’ottimale utilizzo dell’area ex Cip Zoo, e ancora, esprimendo la volontà del Presidente Pittella di aprire un confronto vero sulle reali opportunità relative a quell’area con l’amministrazione del Comune della città capoluogo, con le forze politiche e sociali nonché con i cittadini organizzati nei comitati.

Fermo restando che non si può tornare indietro, che non si può assumere un atteggiamento da “struzzo” e che bisogna dar seguito alla legge regionale approvata e alla mozione n.154 del 2014 tesa a cedere gratuitamente l’area al comune di Potenza, a patto che si realizzi il parco, l’impegno ormai improrogabile che oggi si chiede al Presidente Pittella, è quello di riaprire la discussione nell’assise competente e cioè il Consiglio Regionale, per dare attuazione ad una scelta politica già presa dal consiglio regionale

La realizzazione del parco, rappresenterebbe un’azione vera tesa ad investire in un nuovo modello di sviluppo, con opere all’avanguardia capaci di tener conto anche delle esigenze dei disabili con un’azione concreta di abbattimento delle barriere architettoniche; che riesca a coniugare lo svago, la salvaguardia dell’ambiente evitandone opere di ulteriore cementificazione; ma ancora, opera capace di stimolare grazie alle sue caratteristiche e locazione geografica (anello di collegamento tra il parco fluviale, in realizzazione ed il grande parco del rossellino) e per la sua facilità di accesso alla città, grazie al sistema meccanizzato di scale mobili, alla vicinanza con la stazione ferroviaria e adiacente all’ingresso della basentana, un elemento attrattore anche per i comuni limitrofi .

Per concludere, rimaniamo fermi nel sostenere che questa è un’opera che serve alla nostra comunità e che a distanza di decenni finalmente andrebbe a risolvere il problema di quella che tutt’ora rappresenta una cattedrale del degrado e ne favorirebbe un rilancio economico, sociale e culturale come avvenuto in altre realtà italiane, dove si è investito nella realizzazione di parchi capaci di migliorare la qualità della vita dei cittadini e stimolandone nuove forme di economia eco-sostenibile.

Giannino Romaniello

Gruppo Misto –Movimento Art. 1 Democratici e Progressisti

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