È inaccettabile che il palazzo di largo D’Errico non venga aperto oramai a distanza di mesi dalla fine dei lavori. Decine e decine   

di commissioni con audizioni, decine di idee, una migliore dell’altra, eppure il palazzo è ancora drammaticamente chiuso nonostante sia stato anche già dotato di tecnologie costosissime.

E’ uno scandalo che si tenga ancora chiuso.

La mia proposta, portata in Commissione Cultura oltre un anno fa, era quella di farlo diventare un centro di aggregazione giovanile, lo sportello turistico della città oltre ovviamente ad un luogo dove realizzare eventi e mostre moderne.

La piazzetta appena ripavimentata di largo D’Errico può rappresentare, anzi, deve rappresentare, per la bella stagione che finalmente è alle porte, un nuovo luogo di aggregazione e di organizzazione di eventi.

L’ufficio comunale che ha gestito, senza nessun confronto con la commissione competente la dotazione tecnologica del palazzo, ha anche comprato uno schermo di 9 metri quadrati, alla modica cifra di 100 mila euro, che corre il rischio di essere acceso per la prima volta quando sarà già tecnologicamente superato.

Ora basta. Se questa maggioranza non vuole tenere conto delle proposte e degli stimoli venuti dalla politica ma soprattutto dalle associazioni della città, almeno decida cosa farne e lo apra subito.

Io ritengo che il palazzo debba diventare il simbolo di un nuovo modo di intendere la città con una attenzione particolare ai giovani, affidandone magari il piano terra ad una associazione che dimostri, con un progetto, di poterne fare un uso aggregativo e soprattutto di voler sfruttare le tecnologie presenti per rendere il palazzo vivo e frequentato costantemente come anche il larghetto meraviglioso che ha a disposizione.

Nell’ingresso che affaccia di fronte al leone di largo Pignatari, invece, andrebbe realizzato un meraviglioso e moderno ufficio informazioni turistiche, dotato finalmente di personale in grado di parlare diverse lingue e soprattutto di tutto il materiale cartaceo in bella vista in grado di far visitare e conoscere la città e la sua storia a chiunque lo desideri, come in ogni città del terzo millennio succede da tempo.

Un ufficio informazioni costruito per rispondere ad ogni tipo di domanda anche su trasporti e servizi, oltre che sui musei e sugli eventi presenti in città, e ovviamente di una rete wi-fi che permetta, attraverso la fibra presente nella zona, a chiunque di collegarsi alla rete nel palazzo e nella piazzetta.

La grande sala con terrazzino e balcone dell’ultimo piano invece andrebbe messa a disposizione di chiunque voglia organizzare eventi.

Caro Dario De Luca, non basta definirsi di destra per esserlo veramente ma serve dimostrare di esserlo e di essere differenti dallo schifo che ha combinato il centro sinistra in città. Il palazzo di largo D’Errico rappresenta la possibilità concreta di dimostrare di essere differenti dalle passate amministrazioni perché si può finalmente dimostrare di avere attenzione anche per aspetti della vita cittadina che sono stati tragicamente trascurati per decenni da un sistema bravo solo a creare contenitori vuoti o da affidare agli amici, come il centro sociale di Malvaccaro.

E’ ora di dimostrare con i fatti di essere un uomo di destra facendo dell’efficienza, del merito, della lungimiranza e dell’innovazione le parole d’ordine dell’amministrazione pubblica.

Ora basta, i potentini non possono più aspettare.

Alessandro Galella, Consigliere comunale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Potenza

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