Certo questa volta è proprio il caso di dirlo, Potenza fa acqua da tutte le parti, sembra banale affermarlo, eppure è un dato di fatto.
Peccato che il primato negativo, per la dispersione dell’acqua pubblica, ci è stato consegnato, ed è balzato ovviamente anche a livello nazionale come notizia, proprio nella giornata celebrativa mondiale dell’acqua. I dati sono stati resi noti dall’Istat, durante un convegno tenutosi alla Camera dei Deputati, in occasione, appunto della giornata celebrativa dell’acqua. Solo nella nostra città il 68,8% dell’acqua immessa nella rete idrica viene dispersa, il dato è sconcertante ed allarmante, ed ovviamente è ancora una volta il sud d’Italia ad avere un primato negativo, rispetto al nord del paese dove il problema, pure esiste, ma con percentuali molto più basse. Il problema di tale fenomeno ovviamente è causato da una rete idrica obsoleta e dalla cattiva manutenzione di impianti ormai troppo vecchi, soprattutto nelle aree rurali. Nonostante Acquedotto Lucano ha già avviato un’azione tesa, attraverso un lavoro di ottimizzazione ed efficienza di reti ed impianti, per ridurne i costi gestionali, che vede coinvolta anche la Regione, i dati illustrati e riportati sulla stampa dimostrano che il lavoro fin qui svolto mostra diverse pecche. Auspichiamo che nei prossimi giorni la Regione trasferisca, come preannunciato, una prima tranche delle risorse previste dalle varie misure di finanziamento. Ci sconforta pensare a quanta acqua quotidianamente viene dispersa solo nella nostra Città, come pure in tanti altri comuni della regione anche in virtù del fatto che rimane un bene primario, ed in quanto tale andrebbe gestito con molta più oculatezza se si considera che tutt’oggi, sono più di 600 milioni le persone nel mondo senza acqua potabile. “A tal proposito ricordiamo che nelle prossime settimane sarà presentata in Consiglio Regionale una proposta di Legge tesa a chiedere un contributo di 1 Euro sulla bolletta dell’acqua per tutte le utenze attive nella nostra regione. Tale proposta è finalizzata, con un contributo irrisorio per ogni nucleo famigliare della nostra regione, a sostenere le organizzazioni non governative che con la loro azione, già oggi hanno contribuito a portare acqua potabile a 25 milioni di persone e servizi igienici a 24 milioni di persone in 37 paesi, tra Africa, Asia, America Latina e Oceania”. E’ doveroso per tanto che Acquedotto Lucano in raccordo con Comune e Regione acceleri l’attuazione del piano di interventi urgenti e mirato a cercare, quanto meno, di abbassare notevolmente le percentuali di perdite, affinché la Città capoluogo non sia più fanalino di coda nella dispersione dell’acqua pubblica.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.