“Il Convegno ha visto la partecipazione di 450 professori e ricercatori e 267 contributi scientifici.  

La seconda giornata del convegno sulla biodiversità comincia con le sessioni parallele e gli interventi di discussione dei poster di ciascun relatore per valorizzare la tipicità dei prodotti agroalimentari. Stamattina vogliamo lanciare le tipicità del territorio attraverso i gruppi locali e concludere nel pomeriggio con una tavola rotonda, che di certo rappresenta una novità rispetto al passato. Ci poniamo, infatti, l’obiettivo di sviluppare linee guida sulla biodiversità con riferimento all’alimentazione, alla salute e alla sostenibilità. I risultati scientifici saranno così tradotti in studi di fattibilità che saranno rivolti a tutti gli imprenditori interessati. Abbiamo ottenuto un successo a livello locale con la caratterizzazione delle tipicità dei vitigni della Basilicata, che rientrano nel programma della regione in partnership con il CREA”. L’ha detto il professor Elio Alba, riconosciuto tra i fondatori dell’Università degli studi di Basilicata, nonché fondatore, nel 1994, del Centro Interuniversitario per le ricerche di conservazione, caratterizzazione e utilizzazione del germoplasma, presso l’Università di Basilicata che, il 9 maggio di questo anno 2016, è stato convertito in Accademia delle scienze della biodiversità mediterranea. “Ieri abbiamo conferito l’onorificenza di “Emerito” al professor Enrico Porceddu per il prestigio internazionale, gli studi e le ricerche, gli importanti incarichi istituzionali per la valorizzazione della biodiversità vegetale – ha concluso Alba – . Con lui ho collaborato già nel lontano 1973, durante una ricerca in Etiopia”.

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