C’è un sentimento in città che appare sottaciuto ma che aleggia ed è abbastanza preoccupante. “Sono diverse le domande   

che mi pongo e propongo quale capogruppo del Movimento 5 stelle al Comune di Potenza sul ruolo della città capoluogo di regione. Lo spunto deriva – prosegue il presidente del gruppo consiliare M5S, Savino Giannizzari – da un brutto sentore che, se fosse necessario, ha avuto ulteriori spunti di riflessione in occasione della visita del presidente del Consiglio di ieri a Matera, per la firma del patto per la Basilicata. C’è un sentimento in città che appare sottaciuto ma che aleggia ed è abbastanza preoccupante. Qualche segnale lo si è avuto già durante i festeggiamenti di capodanno a Matera trasmessi da Rai Uno. Laddove si è parlato più volte della Basilicata ma senza mai citare che ha un capoluogo. La gestione Pittella sembra sia indirizzata a smembrare quel tessuto che ha dato il ruolo che la città ricopre da 200 anni. Questo non significa che è sempre meritevole o perfetto, o che “l’antagonista” Matera non meriti di rivestire il ruolo che le compete. Una città, quella della Murgia, che sta fortunatamente portando tutta la Basilicata alla ribalta e la sta facendo conoscere nel mondo intero. Infatti il tema è più interno alla città capoluogo di regione e alla politica regionale che da ormai troppi anni la fa da padrona con quel Pd di Pittella che, anche se si tratta di questioni strettamente regionali, preferisce andare a siglare gli accordi fuori le istituzioni deputate. Infatti, non è chiaro ai più la scelta di siglare il patto fuori Potenza. Sarà perché nel capoluogo l’anti Renzi “Roberto Speranza” è più radicato e la città non è a favore del sosia di “Mr Beann”. La conferma la si è avuta nelle urne del referendum sulle concessioni per le estrazioni di idrocarburi in mare. La maggioranza dei potentini ha detto no alla scelta del governo. Ma anche Matera ha detto no. E sia a Matera che a Potenza vi sono amministrazioni di destra che hanno scalzato quelle del Pd. Allora continuano a domandarci: perché il Patto per la Basilicata è stato firmato in un teatro, per altro zeppo di fan e nel quale il sindaco di Potenza Dario DeLuca è apparso confinato o forse autorelegato in un angolo, e non nella sede della regione? Forse perché inconsciamente si è voluto confermare che questo patto è appunto un colpo di teatro al quale ci stanno ormai abituando gli uomini renziani. A partire da Marcello Pittella, renziano di ferro insieme al fratello Gianni. Forse, in conclusione, si può dire che se di demerito nel ricoprire malamente il ruolo di capoluogo di regione si tratta, questo va attestato all’attuale Amministrazione che probabilmente non ha la “stoffa” necessaria per dare a pieno il senso del ruolo che Potenza deve rivestire come traino della regione intera” conclude Giannizzari.

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