Il rapporto tra «sapere» e «saper fare» è stato di forte incidenza lungo il ciclo della modernità, mandando proficuamente avanti processi innovativi e di trasformazione, non solo in e per grandi spazi ed aree, ma anche in territori a lungo considerati distanti dai grandi processi storici di cambiamento come il Mezzogiorno d’Italia e, in esso, aree interne e periferiche come la Basilicata.

Tali tematiche e problematiche, direttamente e indirettamente rapportate alle logiche ed alle incidenze delle “scoperte” nei vari campi ed ambiti, saranno al centro della specifica sessione Logiche e incidenze della scoperta in Età moderna, organizzata nel quadro della IV Settimana Internazionale della Ricerca, i cui lavori si svolgeranno a Potenza, giovedì 7 ottobre, nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, con inizio alle ore 9,00.

Ai saluti del Sindaco, ing. Vito Santarsiero, e all’introduzione del prof. Francesco Panarelli, Direttore del Dipartimento di Scienze Storiche, Linguistiche e Antropologiche della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi della Basilicata, seguiranno le relazioni dei proff.: Luigi Mascilli Migliorini (Università degli studi di Napoli “l’Orientale”) su La coscienza dell’altro: l’Europa e i nuovi Mondi in età moderna; Giulio Peruzzi (Università degli studi di Padova) su Galileo Galilei e la nascita della Scienza moderna; Antonio Lerra (Università degli studi della Basilicata) su Spazi e forme dei processi protoindustriali; Michelangelo Morano (Università degli studi della Basilicata) su Dall’invenzione alla diffusione: il progresso tecnico come processo adattivo. A tali relazioni seguiranno le comunicazioni dei dott.: Toni Ricciardi (Università degli studi di Napoli “l’Orientale”) su Il fenomeno migratorio nella dimensione sociale e istituzionale; Antonio D’Andria (Università degli studi della Basilicata) su Riflessi e rappresentazioni nelle storie di Città; Gaetano Morese (Università degli studi della Basilicata) su Processi tecnici e produttivi nell’area jonica.

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