Il Parlamento, pare, approverà il cosiddetto “Salva Potenza”. Dunque, le casse potentine dovrebbero ottenere una stampella che allontanerebbe l’incubo-dissesto. E poi? Il punto di domanda dopo quel “poi”    

riguarda il futuro del capoluogo di regione ma in fondo dell’intera Basilicata.
“Innanzitutto – dice Antonio Potenza, coordinatore dei Popolari uniti – la Regione Basilicata dovrà mettere a disposizione della città le somme di denaro che serviranno ad abbattere il debito. Spero vivamente che lo faccia. E che, a cominciare dal presidente della giunta Marcello Pittella per continuare con il consiglio regionale, il pernicioso gioco dei veti incrociati, le miopie amministrative e gli egoismi di parte non causino lo stallo politico cui tante volte, negli ultimi tempi, abbiamo assistito”.
Ma poi, una volta raggiunto questo obiettivo, comincia la vera scommessa: far sì che quei fondi siano utilizzati per dare a Potenza quello che merita, e ai lucani ciò di cui necessitano.
“La Basilicata – continua Potenza – ha bisogno di un punto di riferimento. Una città che rappresenti l’unità dei lucani e possa accoglierli nel migliore dei modi. Con infrastrutture sviluppate, servizi all’altezza e una buona immagine. Purtroppo, gli amministratori pubblici non hanno avuto la sensibilità indispensabile a raggiungere questo risultato”.
In Basilicata, una città che può aspirare a un ruolo importante c’è, e ha un’occasione straordinaria. Si tratta ovviamente di Matera, che si sta avvicinando al 2019, anno in cui sarà Capitale Europea della Cultura.
“E dobbiamo ringraziare il neosindaco Raffaello De Ruggieri – prosegue l’esponente popolare – perché sembra voglia puntare su un processo di sviluppo realmente imperniato su Matera. Ha capito quanto sia importante scommettere sui territori nostri, sulle realtà lucane, e non fornire assist ai comuni della Puglia (Altamura, Gravina, Bari eccetera) come invece ha fatto la precedente giunta. Sono d’accordo che siamo in Europa, ma noi dobbiamo pensare alla nostra regione, mettendola al primo posto delle nostre preoccupazioni. Perché ci sono pericolose forze esterne che vogliono smembrarci, come ho avuto modo di dire già altre volte. E non dobbiamo mai e poi mai cedere terreno a queste spinte. La Basilicata è una realtà geografica ma anche storica e sociale. Il popolo lucano deve essere difeso da chi vuole annullarlo”.
“Dunque – spiega Potenza – Matera si sta giocando le sue carte, e mi sembra che l’amministrazione attuale prometta bene. Noi, come potentini e lucani, ne siamo contenti. Ma si tratta di un’occasione momentanea, che riguarda appunto l’appuntamento del 2019. Bisogna invece costruire questa ‘città unificante’ per sempre, legata non alle contingenze ma al generale destino della Basilicata. Ecco perché spero che gli amministratori sappiano utilizzare le risorse in arrivo in maniera saggia”.
“Basta con le sagre e le piccole iniziative che lasciano il tempo che trovano – dichiara l’esponente Pu – e pensiamo alle cose serie. Può il capoluogo di regione essere prigioniera dei suoi passaggi a livello? Può essere così sporca? E’ possibile che l’alta velocità dei treni si fermi fuori regione? Non è giustificabile essere ancora a questo punto”.
“Gli amministratori – conclude Antonio Potenza dei Popolari uniti – pensino a fare del capoluogo la ‘città unificante’ della Basilicata. E’ un impegno serio e importante che hanno preso con i cittadini. E che devono mantenere”.

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