“PATTO CON LA SALUTE”, che garantiscono la libera scelta dei dispositivi medici (sacche, placche, cateteri, etc.), l’inserimento e la prescrivibilità di quelli innovativi, il non reddito della persona richiedente e, in ogni caso, la riconducibilità di tali dispositivi, inseriti o non nel nomenclatore tariffario proteico nazionale e regionale.
Ma la Regione Basilicata, con tale delibera, a parere dell’ASL di Matera, considera extra tariffario i dispositivi medici non inseriti nel nomenclatore regionale di riferimento, pertanto i malati oncologici e le persone disabili incontinenti con reddito familiare superiore ai 14.000 euro per l’ASL di Matera (n.d.r.: contrariamente all’ASL di Potenza dove la Delibera di Giunta è stata interpretata correttamente) devono pagare di tasca propria tutti i dispositivi medici non inseriti nel Nomenclatore Tariffario regionale.
Tali dispositivi, considerati “infungibili e salvavita” poiché le persone stomizzate e incontinenti non utilizzano sacche, placche, cateteri,etc., per mero divertimento, ma unicamente per recuperare una “qualità e quantità di vita” ed essere reinseriti nella società civile, e questo è l’unico fine del Nomenclatore nazionale e regionale.
Infatti, essere stomizzati o incontinenti significa essere incontinenti 24 ore su 24 e vivere con apposite sacche adesive per la raccolta di feci eurine. Superata la fase post- chirurgica e riabilitativa, lavorare con una stomia (incontinenza uro- fecale) e reinserirsi nella Società civile è cosa semplice a dirsi, ma a non farsi, poiché notevoli sono i disagi. Alla ripresa dell’attività lavorativa, spesso ci si ritrova licenziati o nei casi più fortunati, col cambio di mansioni.
In ragione di tutto ciò l’Associazione Italiana Stomizzati invita l’ASL di Matera a interpretare correttamente la delibera regionale ed a non far pagare i dispositivi medici non inseriti nel nomenclatore regionale di riferimento a coloro che superano un reddito di 14.000 euro, anzi è invitata ad aggiornarlo considerato che i nuovi LEA che dovrebbero entrare in vigore non hanno fondi, pertanto non saranno attivati, almeno per ora.
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