Mentre si fanno proclami, Pittella “il rivoluzionario” è diventato un affamatore di popolo. A Stigliano e nella Collina Materana siamo all’abbandono. Dopo la vicenda annosa dei collegamenti
e della chiusura delle strade, una volta per colpa di qualche frana, una volta per scarsa manutenzione, oggi è il turno dell’Ospedale che torna agli onori delle cronache periodicamente. Si continua una lenta ed inesorabile agonia. L’obiettivo è arrivare ad una chiusura di fatto del nosocomio stiglianese.
Nel mirino, in questa fase, è il Laboratorio d’Analisi. La cui chiusura è stata annunciata in una visione ragionieristica e di ottusa razionalizzazione. Si parla di regole, ma non si capisce la finalità sociale delle stesse. Il laboratorio si dovrà chiudere perché non si supererebbe il numero di 200.000 servizi erogati all’utenza. Eppure l’area servita consente, secondo i dati monitorati dall’Azienda Sanitaria Provinciale, di coprire bel 160.000 erogazioni annue.
Pittella e la sua Assessora “forestiera” alla Sanità, quella Franconi, che ha tolto il crocifisso dalla sua stanza istituzionale, non hanno nessuna visione e attenzione per i territori deboli e la popolazione meno fortunata. 160.000 servizi erogati sono un numero più che sufficiente per tenere in attività il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Stigliano. Il Direttore Generale, Quinto, noto alle cronache politiche per la sua longevità e per l’amicizia con qualche capo corrente del Pd, continua a fare il lavoro sporco di una politica miope e sbilanciata verso i capoluoghi di provincia e verso alcune aree fortunate come il Lagonegrese.
Il Sindaco di Stigliano Antonio Barisano pur apparendo un mite e un “brav’uomo” non riesce a tutelare gli interessi della sua comunità e del territorio. Si piega timidamente ai padroni di turno che sporadicamente e nelle sole occasioni elettorali gli fanno visita.
Stigliano, la Collina Materana e la intera Basilicata non sono quel laboratorio virtuoso di cui tanto si mena vanto. Invece di avanzare nello sviluppo e proporre un forte progetto di ripresa, le risorse vengono depauperate, il petrolio è diventato un equivoco, l’occupazione un miraggio ed il futuro incerto e compromesso.
Noi di Fratelli D’Italia non vogliamo rinunciare a credere nel cambiamento. La nostra opposizione resta ferma e coerente. Ed, in ogni caso, siamo portatori di un progetto che si fonda sull’identità, su valori condivisi e su una Basilicata sostenibile che sappia promuovere le sue tante e straordinarie opportunità.
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