Economia materana sull’onda dei ricordi e della tradizione nella mostra, allestita presso la Camera di commercio, di foto, atti, fatture, ricevute, carte intestate, provenienti dall’archivio dell’appassionato di storia locale, Nino Vinciguerra.     

Una mostra, visitabile durante gli orari di ufficio, che offre uno spaccato delle attività produttive del passato:dai laboratori di ricamo e cucito,ai maestri artigiani costruttori e riparatori di carri, botti, mezzi agricoli, fino ai negozi del centro, come il rivenditore di grammafoni e dischi Loperfido di corso Umberto I al civico 83. E poi il bar Italia, il negozio di generi alimentari Morelli, di tessuti Scalcione di via Ridola, il rivenditore di generi diversi Epifania con i prodotti di cosmesi Palmolive in piazza del Sedile, il furgone Fiat dell’azienda meccanica e ricambistica di Tommaso Ponte, la libreria Calculli di Piazza Vittorio Veneto. Un settore di sicuro interesse è quello degli opifici del settore molitorio con le foto degli interni dei pastifici Quinto e Manfredi, Giacinto Padula e figli, Andrisani, Masciandaro e altri. Curiosità nello spulciare tra carte intestate, fatture, ricevute e atti di molini e pastifici, dell’emporio Morelli, della tipografia Conti, del ristorante Moro e di altre aziende locali. Accanto alla mostra dell’archivio Vinciguerra, fruibile per tutto il periodo natalizio, è possibile visitare quella permanente che l’Ente camerale ha allestito nelle bacheche con strumenti di misura e altro materiale iconografico sull’economia locale. ” Invito i giovani, in particolare –ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- a visitare la mostra per conoscere storia e attività che hanno caratterizzato la nostra economia. Manualità, creatività e innovazione sono un fattore importante per attivare nuove iniziative imprenditoriali, legate al tessuto della piccola e media impresa. Lo stiamo facendo con un calendario di appuntamenti su vari temi e con l’apporto delle associazioni di categoria, del mondo commerciale e artigiano, che stanno proponendo iniziative interessanti per attivare nuove opportunità di lavoro”.

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