la Camera dei Deputati ha appena approvato il cosiddetto Sblocca Italia. Un provvedimento importante che tocca anche il futuro della nostra Basilicata. Sono di solito molto parco nelle comunicazioni, ma ho deciso di inviarvi questa lettera perché ritengo    

che i risultati ottenuti grazie all’impegno del Gruppo Pd vadano condivisi e ragionati.

Ho negli occhi le immagini del lavoro parlamentare di questi giorni. Le lunghe maratone notturne prima in Commissione Ambiente e poi in Commissione Bilancio. Le complesse relazioni istituzionali con il Ministero dell’Economia e con quello delle Finanze. Gli scambi continui e proficui con il Presidente della Regione e con gli altri parlamentari lucani. Sono state ore durissime, concitate.
Mi sono battuto in prima linea per la mia regione in un passaggio così delicato. E’ stata un’esperienza intensa che ha permesso di portare a casa risultati insperati solo pochi mesi fa. Ve li riassumo sinteticamente.

Abbiamo ottenuto l’impegno del governo ad un nuovo accordo con la Regione Basilicata che metta al centro ambiente, salute e sviluppo, e abbiamo posto il limite delle estrazioni a 154.000 barili giorno, assicurando così che non si superi la quantità massima prevista negli accordi già sottoscritti. Si ritorna alla previsione dell’intesa tra regione e governo per eventuali nuove autorizzazioni che riguardano lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi e viene introdotto un atto di pianificazione preliminare alle autorizzazioni stesse.

Da oggi il 30% delle imposte versate dalle compagnie petrolifere allo Stato sui proventi delle nuove estrazioni rimarrà in Basilicata. Questo significa che la nostra regione godrà per i prossimi 10 anni di un beneficio economico altissimo. Oltre 1 miliardo di euro che si aggiunge alle royalties e che potrà essere utilizzato per lo sviluppo. È l’occasione storica per ridurre il nostro deficit infrastrutturale e costruire nuove concrete politiche per la crescita.

Una quota significativa delle royalties, inoltre, d’ora in poi sarà utilizzabile fuori dal Patto di Stabilità. Già i primi 50 milioni di euro nel 2014. È pazzesco immaginare di avere soldi in cassa derivanti dalle estrazioni petrolifere e di non poterli spendere per regole oramai del tutto inattuali.

I 70 milioni di euro annui destinati alla card carburante, infine, saranno utilizzati per attivare una Social Card a sostegno esclusivo delle fasce più disagiate. Non era giusto che un cittadino con un reddito alto ma patentato ricevesse il bonus ed un pensionato con molto meno di mille euro al mese ma senza patente no. Da oggi questi soldi serviranno ad aiutare i più deboli.

La partita petrolio resta aperta e sono tanti i nodi ancora sul tavolo. È bene che tutta la comunità regionale tenga i fari ben accesi sulla questione, in una costruttiva relazione tra istituzioni, territori, associazioni.
Sento, però, di poter dire che il passaggio dello Sblocca Italia alla Camera ha portato considerevoli passi avanti.

Questi risultati sono arrivati perché siamo stati uniti. La piccola Basilicata ha saputo contare e pesare. A Roma i parlamentari lucani sono 6 su 630. Noi rappresentiamo un centesimo della popolazione italiana. Solo un’azione intelligente e unitaria può portare risultati positivi. Spero che questa sia una lezione per tutti noi per il futuro.

Ritengo che nel mese appena trascorso abbiamo ridefinito un orizzonte per la nostra comunità regionale.
La bellissima designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019 da una parte, la possibilità di un nuovo patto vero tra Regione e Stato con ingenti risorse per lo sviluppo dall’altra.

Credo, con l’umiltà che la politica deve necessariamente saper interpretare in questo tempo, che abbiamo fatto la nostra parte.

Resto a disposizione per chiarimenti o momenti di confronto con i cittadini.

 

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