La nuova e futura giunta, annunciata ormai da tanto tempo, ma ancora stranamente non varata, visto che le parti, De Luca e il PD, sarebbero d’accordo su tutto,
continua a essere chiamata come giunta delle “larghe intese”.
Tanto larghe per la verità non sembrano, visto che vedono come interlocutori il Sindaco e il PD. Se poi per larghe intese vuole intendersi che nel calderone, in verità un pentolino, vengono infilati due assessori provenienti da FdI An ma ormai transitati nel partito della poltrona, beh!, allora vuol dire che la strumentalizzazione è il pane quotidiano della politica e che la serietà lessicale è emigrata con i cervelli per lidi migliori.
Ma davvero si pensa che convincendo Petrone a fare il vice sindaco con Falotico mezzala e Iudicello finto nove, Potenza vivrà una migliore stagione?
Potenza ha grandi problemi, come la qualità della vita e l’inquinamento, lasciando ad altre competenze il problema del lavoro. Una città non può migliorare fintantoché la politica perde tempo prezioso per alimentare se stessa. Ma basta guardare alla pantomima della nuova giunta, dove un assessorato val bene mesi di stallo. Al Comune serve gente con le idee chiare, forse basta gente con le idee, chè sarebbe già tanto, non servono alchimisti della poltrona e del consenso che trasformano un sindaco sedicente apartitico, ma eletto dalla destra, in un sindaco del PD, guardaspalle (due) inclusi.
Potenza va riconquistata dai potentini che, da anni, ne hanno delegato le sorti a una politica superficiale nell’affrontare i problemi e professionista nel garantirsi un cappello. Purtroppo il tentativo di una rivoluzione culturale è stato stoppato da un PD stile iena e un Sindaco troppo sensibile alle sirene pittelliane. Ma FdI An non starà a guardare muta questo scempio, dove la democrazia non esiste più neanche a parole; scippata del sindaco e della giunta da un mariuolo qualsiasi, riparte con maggior entusiasmo di prima; del resto non può rispondere della morale dei singoli, solo tenerli alla larga.
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