Approvata la relazione sulla gestione e gli investimenti di Acquedotto Lucano dall’assemblea dei Soci che si è tenuta questa mattina a Potenza nella sede di via Grippo. All’assemblea hanno partecipato il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo e i sindaci in rappresentanza del 78% del capitale sociale di AL.

“Il particolare momento attraversato dal nostro paese e le gravi difficoltà economiche vissute dalla collettività – ha detto il presidente Rosa Gentile – hanno reso il compito affidatoci maggiormente gravoso, anche alla luce delle recenti novità normative e regolamentari che hanno influito non poco sul sistema del Servizio Idrico Integrato, costringendoci anche a decisioni difficili, soprattutto in materia di recupero crediti”.

Nello specifico, per far fronte al mancato incasso delle fatture emesse sia di utenze commerciali che domestiche, sono state messe in campo una serie di attività che hanno dato, nell’arco di pochi mesi, interessanti risultati: circa 7 milioni di euro recuperati complessivamente dai condomini morosi (800 mila euro e oltre 1,5milioni di euro oggetto di rateizzazione) dai Comuni (900 mila euro più), dalle attività produttive (900 mila euro più 1 milione circa di rateizzazione), dalle utenze domestiche (1,2 milioni di euro e concesse rateizzazioni per 800 mila euro). Intensa anche l’attività di individuazione delle utenze non contrattualizzate; sono state effettuate, inoltre, 70 sospensioni di fornitura. Tutte queste azioni hanno portato ad avere un dato positivo sugli incassi dell’esercizio 2012: + 2milioni di euro rispetto a quelli del 2011.

Nonostante la congiuntura sfavorevole che ha colpito tutto il settore delle utility e delle multiutility a livello locale e nazionale, Acquedotto Lucano ha continuato a realizzare interventi per migliorare le opere gestite. Su tutti va evidenziato il positivo risultato conseguito con i progetti rientranti nel PO_FERSR 2007-2013 le cui opere sono per il 90 per cento in esercizio e consentiranno all’azienda di far registrare utili vantaggi gestionali, tra i quali le minori spese di manutenzione sugli impianti e sulle condotte.

“È evidente – ha continuato Gentile – che i prossimi anni non saranno tra i più semplici da affrontare. La gestione del servizio, con le note criticità strutturali (vetustà delle reti, elevati costi di manutenzione, morosità, anticipo fondi per investimenti, etc), dovrà fare i conti anche con le difficoltà che coinvolgono l’intera economia nazionale. Acquedotto Lucano dovrà perseguire nelle attività di riduzione dei costi di gestione e manutenzione nonché individuare le fonti alternative di finanziamenti. Sarà importante, inoltre, portare avanti le attività finalizzate al contenimento della spesa energetica – ha concluso il presidente – attraverso l’utilizzo di fonti energetiche alternative come l’energia idroelettrica e le biomasse”.

 422 totale visualizzazioni,  2 oggi