Con l’assestamento del bilancio regionale tanti tagli alla spesa solo per creare nuova spesa. Altro che spending review. ‘Alla rivoluzione piace la marmellata’.    

E se il nubifragio di questi giorni ci fa stringere intorno ai cugini calabresi, i tagli al programma Vie Blu e l’azzeramento del fondo di compensazione per gli alluvionati del Metapontino, operati dal Governo Pittella, ci fanno indignare.

Con l’Assestamento di bilancio 2015, si consumano le ennesime scriteriate operazioni della politica del centrosinistra lucano che poco pensa al territorio e molto a raggranellare consensi. I tagli della manovra finanziaria agostana non rispondono alla logica della spending review ma solo a quella di mettere in mostra un ‘mecenate feudale’, Pittella, che accontenta le varie anime del Pd e tacita qualche Sindaco.

In sintesi nessun risparmio, ma solo spesa che sostituisce altra spesa. Il Governo regionale opera in due modi: da un lato, cambia destinazione all’avanzo di amministrazione vincolato da leggi regionali; dall’altro, sposta le spese appostate in fase di bilancio previsionale da un anno all’altro fino ad arrivare a cancellarle nel 2017. Nel 2015, vengono rimosse spese per oltre 30 milioni di euro, nel 2016 per 16 milioni e la situazione peggiora nel 2017, anno in cui vengono eliminati 33 milioni di euro di spesa.

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio, sviluppo economico e competitività, diritti e politiche sociali, famiglia sono gli ambiti su cui la scure dei tagli ha inciso maggiormente.

Si annulla quasi completamente il fondo per compensare gli alluvionati, meno 4 milioni sui 5 previsti in controtendenza a quanto detto da Pittella ad aprile scorso che dichiarava entusiasta “Con cinque milioni di euro diamo un primo aiuto concreto, documentato e certificato agli alluvionati del Metapontino”. Nel 2016 vengono cancellati 2.580.000 di euro al programma Vie Blu che nel 2017 scompare.

È stato completamente azzerato il fondo di garanzia per il circolante delle imprese (meno 5 milioni tra il 2016 e il 2017), il fondo rotativo per le imprese viene azzerato nel 2015, rifinanziato il prossimo anno e svuotato nel 2017. E sempre nel 2017 vengono tagliati 12.000.000 di euro al sostegno alle attività produttive nell’ambito del P.O Val d’Agri.

Ma ancora, nel biennio 2016-2017 vengono cancellati 240.000 euro alle spese per le associazioni di volontariato nell’attività di protezione civile e più di 3.500.000 al fondo per la gestione delle attività socio assistenziali e solo nel 2016 vengono decurtati di 1.000.000 i trasferimenti alle ASL per l’erogazione dei LEA aggiuntivi.

Ora, così come è successo per il bando regionale agostano ‘ad personam’ ideato per aggiudicare la progettazione del piano trasporti, ci dicano nuovamente che le nostre ‘accuse sono false e prive di fondamento’ ma questa volta la politica abbia il coraggio di parlare direttamente e non si nasconda dietro un comunicato anonimo di qualche burocrate regionale. Per il resto quando si è presi con le mani nella marmellata è difficile nascondere la verità.

Risponda il Dipartimento a questa domanda: l’importo di 70.000 € è congruo per la redazione di un Piano trasporti regionale? Certo, poi ci sono le variazioni, i ritardi e la necessità di accelerare e l’importo lievita. Tuttavia, l’Abruzzo, per dire una, il suo Piano trasporti lo ha aggiudicato per 750.000 € (iva esclusa). Magari la gara andrà deserta e la Regione utilizzerà “una procedura negoziata con aggiudicazione mediante massimo ribasso”. E sappiamo come finiscono le procedure negoziate lucane. In fondo sono solo 70.000 €, il Piano trasporti costa meno che gestire i social di Pittella, i famosi 84.000 euro per lo spin doctor. Poi, vorremmo far presente al burocrate di turno che ‘l’amico’ potrebbe essere anche “una società ed imprese singole o associate”. Magari. Ma noi siamo quelli che pensiamo male.

Noi, però, rimaniamo della nostra opinione “si annulli la procedura riformulandola in base a criteri trasparenti e non esclusivi”.

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