Avviso pubblico “Valore donna 2020 – voucher per la conciliazione”: decisa la proroga

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Francesco Cupparo, ha approvato una delibera che proroga il termine di validità del voucher, finanziato dall’Avviso pubblico “Valore donna 2020 – voucher per la conciliazione”, al 31.12.2021 inteso come termine per la conclusione delle attività e termine ultimo di ammissibilità delle spese.

Con la proroga si intende consentire alle 631 destinatarie del voucher di poter beneficiare dei servizi previsti dall’Avviso pubblico (art. 7) in larga parte non attivabili a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

“Nello specifico – spiega l’assessore Cupparo –  tra i servizi che possono essere acquistati dalle destinatarie del voucher di conciliazione vi sono quelli di assistenza, cura e accompagnamento alla prima infanzia (fascia 0-5 anni) oltre ai servizi di pre-scuola e dopo scuola, supporto allo studio, servizio mensa, accesso a centri ricreativi diurni e centri estivi per l’infanzia (6-14 anni) e per i disabili che,  di fatto, non possono essere fruiti”.

“E’ questa anche una risposta alle sollecitazioni pervenute dalla presidente della Commissione regionale per la Parità e le Pari opportunità tra uomo e donna, Margherita Perretti e dal Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano,  tenuto conto  che – continua l’assessore – al momento, sulla base del monitoraggio dei dati sull’andamento del contagio da Covid 19 si ipotizza la ripresa dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole non prima del prossimo mese di settembre 2020. Nello specifico ho sollecitato la collega Cristina Grieco, che si occupa del Coordinamento degli assessori regionali all’Istruzione e alla Cultura, ad un approfondimento sulle iniziative che è possibile mettere in campo sulla base delle competenze regionali.

Sono consapevole che l’attuale emergenza sanitaria ha scaricato sulle donne, lavoratrici e non, un maggiore carico dell’assistenza nell’ambito della famiglia. Nel Programma Operativo FSE Basilicata 2014-2020 – Asse I “Creare e mantenere l’occupazione” e nella prospettiva della ripresa di tutte le attività – conclude Cupparo – ci sono importanti azioni da attivare per rendere sempre più effettiva per le donne la conciliazione della vita professionale con la vita familiare”.

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