“La Geografia in Italia soffre oggi di un evidente stato di minorità rispetto ad altre discipline. E’ un problema condiviso anche dalle Scienze Umane in generale perchè siamo in un contesto   

in cui lo scientismo e l’idea del benessere legata alla materialità procede velocemente. E’ molto importante coltivare la conoscenza geografica toucour anche in vista delle future sfide che ci attendono per l’integrazione che l’Italia necessariamente dovrà dare agli immigrati che sono arrivati da noi i quali hanno bisogno non solo di imparare le nostre usanze ma anche di essere conosciuti. Abbiamo organizzato iniziative importanti per divulgare la conoscenza della Geografia. Il prossimo anno avremo lo svolgimento del Campionato Nazionale della Geografia ma in alcune città abbiamo ideato ed organizziamo anche i caffè della Geografia”. Lo ha affermato Silvia Siniscalchi, docente dell’Università di Salerno presso il Dipartimento degli Studi Umanistici, presidente campana dell’Associazione Nazionale degli Insegnanti di Geografia, intervenuta alla Notte Europea della Geografia tenutasi con successo anche a Napoli presso la Fondazione Mediterraneo.

 

 

Ben 50 iniziative in 30 città italiane con esplorazioni urbane, tavole rotonde e con l’uso pubblico dei nuovi e vecchi strumenti della geografia (satelliti, droni, GIS, geodata, atlanti, carte antiche) ma anche mostre interattive, percorsi geoletterari, raccolte di vedute di città e paesaggi dei grandi viaggiatori del passato e poi giochi geografici, spettacoli musicali, degustazioni geo-ragionate di prodotti del territorio, aperture al pubblico di luoghi storici e laboratori della geografia e molto altro.

La “Notte europea della Geografia” è un’iniziativa di rilievo continentale promossa dall’EUGEO (l’associazione che riunisce tutte le società geografiche europee) a cui, in Italia, partecipano i maggiori sodalizi geografici Italiani, i ricercatori delle università e semplici appassionati.

L’obiettivo è diffondere una nuova cultura del territorio contribuendo, al tempo stesso, a far conoscere il lavoro del geografo dando visibilità alla ricerca e all’educazione geografica come elementi indispensabili nella cultura del Paese. Elementi necessari per ottenere una corretta e responsabile gestione del territorio, per apprezzare il valore delle bellezze della Terra e per la formazione di cittadini consapevoli e attivi. Una solida “intelligenza spaziale” nel mondo contemporaneo è, infatti, sempre più importante e preziosa non solo nella fase della formazione ma per tutta la durata della vita.

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