La Commissione europea, lunedì scorso, ha approvato il Programma Operativo Fesr Basilicata 2014-2020. Nei prossimi sette anni la Basilicata potrà spendere 826 milioni di euro.   

E’ sicuramente una buona notizia, però non capiamo la spropositata esultanza del governatore Pittella. Considerato gli errori già commessi, al presidente della Regione poniamo tre domande: perché la programmazione 2014-2020 della Basilicata è stata approvata a fine agosto 2015, con circa due anni di ritardo rispetto ai tempi stabiliti? Qual è la situazione dei programmi europei Fesr ed Fse 2007-2013 della Basilicata, considerato che al 31 maggio 2015 non erano stati ancora spesi 238 milioni di euro? Qual è la situazione dei programmi europei Feasr 2007-2013 per l’agricoltura lucana, considerato che al 31 marzo 2015 non erano stati ancora spesi circa 150 milioni di euro?

Se Pittella vuole esultare lo faccia pure, ma, prima, spieghi con precisione come stanno le cose.

E’ bene che il governatore si abitui a fare un po’ di seria e sana autocritica e dica che la Basilicata è già in forte ritardo per la programmazione dei fondi 2014-2020 e in drammatico ritardo per l’uso dei vecchi fondi del periodo 2007-2013, centinaia di milioni che, se non verranno spesi entro il prossimo 31 dicembre, saranno persi definitivamente.

Ci auguriamo di sbagliare, ma la credibilità di Pittella e della classe dirigente lucana ha già dimostrato di essere molto discutibile.

Quindi, Pittella la smetta di imitare Renzi con slogan, proclami e libri dei sogni. I cittadini hanno bisogno di fatti, serietà, sobrietà, onestà, trasparenza e competenza e non più di promesse. E non si dica che per i ritardi e per gli errori del passato Pittella non c’entra ed è colpa dell’ex governatore De Filippo. All’epoca Pittella era vice presidente della giunta lucana e l’ex governatore è un suo collega di partito che Renzi ha addirittura premiato inserendolo nel governo, in più non ci risulta che Pittella lo abbia mai criticato. Una cosa è certa: sono tutti uguali, tutti amici, tutti del Pd e tutti figli di un sistema incapace e fallimentare.

Pertanto, questo quadro ci spinge ad evidenziare che gli 826 milioni di euro per il Fesr Basilicata 2014-2020 sono disponibili, ma non si sa se Pittella e la sua giunta saranno capaci di utilizzarli pienamente e in modo corretto.

Purtroppo, il passato certifica che negli anni scorsi si sono arricchiti i progettisti, i consulenti e le imprese vicini a ignobili e determinati meccanismi di potere. La ricaduta sui cittadini e sullo sviluppo sano del territorio lucano è stata molto scarsa. Tanto è vero che tutti gli indicatori rappresentano una Basilicata che, pur usufruendo da decenni di vari miliardi di euro di fondi europei e di royalties petrolifere che stanno distruggendo l’ambiente, resta la regione più povera e depressa d’Italia.

Questa è la vera e triste realtà, non sono nostre invenzioni o fantasie.

I lucani, ancora una volta, pagano il prezzo di essersi affidati ai Bubbico, ai De Filippo, ai Pittella, ai Viceconte, ai Folino, ai Margiotta e ai loro amici di ieri e di oggi. Un sistema ramificato, una ragnatela di interessi e collusioni politiche ed economiche, ancora oggi in piena attività.

 397 totale visualizzazioni,  2 oggi