E’ davvero assurdo e paradossale che il tutto debba diventare uno scontro tra due città, Potenza e Matera, tra due gruppi dirigenti e che si possa pensare che un Sindaco, il sottoscritto, abbia operato per smembrare la nostra Regione ed operare contro la città di Matera.
Mettiamo ordine.
Davvero si può pensare che Sindaco e Consiglio Comunale avrebbero potuto deliberare la rinuncia al ruolo di Capoluogo di Provincia in una situazione di pieno caos normativo e con una legge che esplicitamente individua nella propria città tale funzione, sia perché Capoluogo di Regione sia perché demograficamente più numerosa?
Si poteva pretendere che una legge sbagliata venisse modificata da un Consiglio Comunale contro i propri interessi ed in maniera incomprensibile per la propria comunità?
Si aggiunga a ciò che la legge ha sì ridotto peso istituzionale e ruolo amministrativo dell’Ente Provincia ma ha lasciato intatto l’impalcato normativo che regolamenta l’organizzazione sul territorio delle principali funzioni dello Stato, a partire dalla Prefettura, nonchè di altre strutture territoriali, come Camera di Commercio, Associazioni di Categoria ecc.
Se ben si pensa è il cuore della stessa funzione di Capoluogo di Regione.
Non è un caso che in tutta Italia i Capoluoghi di Regione sono rimasti anche Capoluoghi di Provincia.
Si deve tutelare Matera, certamente tutti lo vogliamo. Ma un riordino serio lo si fa con un confronto serio, con proposte serie, con i tempi necessari, con comunità coinvolte, con adeguate garanzie del rispetto di ruoli che non possono essere né sottaciuti, né sottovalutati, né messi in discussione a partire da quello di Capoluogo di Regione.
A parti invertite sarebbe successo lo stesso. Diciamo allora che Patroni Griffi è stato approssimato nel non comprendere il caos che creava sui territori, che ha proposto una legge approssimata, che è stato lui a cancellare la Provincia di Matera e a volere l’obbrobrio di una Regione con una sola Provincia di 10.000 Km quadrati.
Diciamo anche che non può permettersi di citare un Sindaco senza averlo mai sentito e buttare benzina sul fuoco di uno scontro tra comunità da lui stesso alimentato.
Ha parlato di una idea geniale, perché non l’ha messa nella legge? E perché non dice che la legge era sbagliata? E perché non torna alle due Province?
Lo sforzo della Regione lo rispettiamo, non entro nel merito di un deliberato che non ho condiviso, dico solo che su un tema così delicato era d’obbligo deliberare all’unanimità, proprio perché l’unità della Regione è prioritaria.
Ad Adduce e Tosto dico solo: attenzione ad alimentare le tifoserie; il nostro futuro è ancora insieme, non credo che con altre soluzioni Matera troverà dimensione e ruolo adeguati alle sue potenzialità. Un solo esempio, Matera 2019, noi ci crediamo più di quanto possano crederci altri e lo abbiamo dimostrato. Abbiamo bisogno di tutelare la Regione per la sua nobile storia che c’è ed è forte e nobile, lo dico al mio sempre caro amico Vincenzo Viti, e poi abbiamo i nostri problemi, quelli della mobilità con in primis le esigenze di Matera, quelli della rigenerazione urbana, quelli dei rifiuti, della energia e così via. Sappiamo che a Matera, dopo lo scippo di Patroni Griffi, occorre garantire anche una dimensione istituzionale, lo dobbiamo fare insieme, trovando le soluzioni migliori, quelle che uniscono e non dividono.
L’Europa guarda alle città, ripartiamo da noi. E’ così che potremo guardare al resto della Regione, le aree che devono essere servite, i distretti culturali, i comprensori che devono essere tutelati, rafforzati e valorizzati, dal Vulture al Metapontino, alla Val D’Agri al Lagonegrese al Pollino.
E’ così che possiamo essere protagonisti nella migliore gestione delle nostre risorse.
Continuerò a frequentare Matera da cittadino, con la mia famiglia, come ho sempre fatto, continuerò ad amare i Sassi, ad apprezzare la gente che conosco ben consapevole di non aver mai operato contro la loro città.
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