“Inaccettabile il comportamento di 2i Rete Gas che ha deciso di mettere i propri dipendenti in cassa integrazione, pur avendo già da tempo fatto ricorso a una massiccia esternalizzazione di attività, incurante del fatto che le risorse economiche messe in campo dal governo per fronteggiare la crisi, non certo illimitate, dovrebbero essere utilizzate da cittadini e aziende in reale difficoltà”.
È quanto affermano Francesco Iannielli, Francesco Carella e Giuseppe Martino, segretari generali di Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL di Basilicata.
“Stiamo parlando – continuano – di un’azienda il cui maggiore azionista è il Fondo F2i partecipato da Cassa depositi e prestiti, che è il secondo player nazionale di distribuzione del Gas, che consegue utili di tutto rispetto perché fornisce a cittadini e imprese un servizio pubblico essenziale che non si ferma neppure in casi e situazioni difficili come quelle che il paese sta vivendo a causa della pandemia da coronavirus.
Tutto questo – aggiungono – grazie allo sforzo e alla dedizione dei lavoratori suoi dipendenti che devono continuare a scendere in campo, giorno e notte, per assicurare l’erogazione di gas alle famiglie e alle aziende italiane, esponendosi al rischio di contagio per assicurare al sistema paese la continuità un servizio non interrompibile, e molto spesso senza l’ausilio dei corretti dispositivi di protezione.
Da questa grande azienda ci saremo aspettati atteggiamenti etici e responsabili – concludono – perché siamo convinti che ben altre soluzioni si potrebbero adottare per fronteggiare l’emergenza, attraverso il dialogo (che non c’è stato) con i lavoratori e i loro rappresentanti. Un percorso che avrebbe favorito, com’è accaduto in altre importanti aziende del settore gas-acqua e dei settori affini dei servizi a rete, la condivisione di un nuovo e necessario assetto organizzativo e un protocollo a salvaguardia della salute di lavoratori e cittadini”.
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